(Adnkronos) – “Quando parliamo di standardizzazione dobbiamo distinguere la standardizzazione di prodotto dalla standardizzazione dei processi. Nella standardizzazione del prodotto, bisogna cercare di unificare tutti i componenti del prodotto edilizia, a vantaggio della sicurezza sul lavoro, del costo, delle modalità di montaggio e di trasporto. Tutto questo non può fare a meno della standardizzazione metodologica, ovvero la standardizzazione dei sistemi di progettazione e di qualità e degli obiettivi di sostenibilità, i famosi Esg, ovvero quegli obiettivi che vanno a lavorare sull’ambiente e sul sociale”.
Lo ha detto Claudio Saibene, director and development manager del Gruppo di sviluppo di Coima, a margine del panel ‘Design to value. Principi e strumenti per generare valore’, svoltosi in occasione della prima delle due giornate della decima edizione di ReBuild – Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024. “Creare degli standard vuol dire creare delle materie pratiche su cui applicare questi principi, rendendoli misurabili e adottando il sistema in concreto sulla costruzione – riprende Saibene – Processare in modo standardizzato la raccolta dei dati e analizzarli, permette di ottimizzare il consumo di energia negli edifici. La stessa cosa vale per l’ambiente sociale. Sociale vuol dire benessere per chi abita un edificio, benessere per una comunità all’interno della quale l’edificio è stato realizzato. Un benessere che va codificato e standardizzato. Subentrano allora quelle che sono le certificazioni sull’edificio: la certificazione LEED, la certificazione WELL sono standardizzazioni di parametri che devono essere gestiti, monitorati per realizzare un edificio che ha quelle caratteristiche”, contestualizza. Per Saibene l’aspetto sociale va declinato anche ‘all’interno del contesto in cui viene realizzato l’edificio’: Due anni fa attraverso Coima Ht una società che si occupa solo di creare, attraverso la digitalizzazione, i servizi per chi vive in un dato contesto, siamo riusciti a estrarre i dati necessari per tenere legata tutta quella socialità che evidentemente si ritrova inclusa all’interno di un contesto dove abbiamo realizzato gli edifici, parlo di Porta Nuova naturalmente. Dati sui quali basarsi per proseguire questo rapporto”, conclude.