Raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo. Ad annunciarlo su Twitter la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo (Empl). Sulla direttiva Ue sul salario minimo è stato raggiunto in trilogo nella notte a Strasburgo “un accordo storico. Per la prima volta l’Unione Europea fissa dei criteri per salari minimi adeguati ed equi e per contrastare la concorrenza sleale e il dumping sociale”, annuncia l’eurodeputata del M5S Daniela Rondinelli. “Questa direttiva – sostiene – rappresenta una rivoluzione copernicana per il mercato del lavoro italiano macchiato da oltre 300 contratti pirata che hanno alimentato il vergognoso fenomeno dei lavoratori-poveri: oltre 3 milioni di cittadini sottopagati che non hanno diritto a una retribuzione equa e quindi a un tenore di vita dignitoso”.
“Questa direttiva – continua- porterà inoltre a una convergenza verso l’alto dei salari di tutti i lavoratori e metterà fine alla piaga degli stage e tirocini gratuiti. Per il Movimento 5 Stelle questo è un tema di massima priorità. L’inflazione alle stelle che sta erodendo il potere di acquisto degli italiani impone un’accelerazione nel processo di recepimento della direttiva, aspettare l’ultimo minuto significherebbe voltare le spalle a milioni di lavoratori che non riescono ad arrivare alla fine del mese”.
“Non applicarla, come vorrebbe qualche esponente di centrodestra, significherebbe esporre il nostro Paese alle sanzioni europee e a un pericoloso conflitto con la Corte di Giustizia europea. La strada è tracciata, contro l’emergenza sociale rappresentata dai salari da fame si risponde recependo alla lettera e a tempo di record la direttiva europea sui salari minimi”, conclude.