Santanchè e Report, Meloni: “‘Contenta sua disponibilità a riferire in Aula”

(Adnkronos) – “L’ho vista tranquilla in queste ore come sono tranquilla io che leggo ogni giorno ricostruzioni su quando andrà a casa il governo. Temo che bisognerà aspettare ancora un po'”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, oggi in Austria, a proposito delle polemiche, nate dopo l’inchiesta di Report, che nell’ultima puntata si è occupato del ministro Daniela Santanchè e della gestione delle società Visibilia e Ki Group. ”Non c’è nessun problema a riferire in Parlamento, è una richiesta legittima. Sono contenta che il ministro Santanchè abbia dato la sua disponibilità a riferire in Aula…”. 

Il Mes sarà ratificato? ”Lei sa come la penso su questa materia, non ho cambiato idea, penso che adesso sia un errore portarlo in Aula…”, taglia corto il premier Giorgia Meloni, oggi in Austria. ”Penso sia un errore portare ora il Mes in Aula, indipendentemente la si pensi, anche se sei favorevole alla ratifica del Trattato. Il Parlamento aveva votato una mozione nella quale chiedeva al governo di non ratificare il Mes, a maggior ragione in attesa delle decisioni che riguardano il quadro complessivo della governance che vuol dire legge di stabilità, unione bancaria e garanzia dei deposti. Chi oggi chiede di prendere questa decisione non sta facendo un favore all’Italia. Per cui, indipendentemente dal merito, spero che chi lo ha calendarizzato voglia riconsiderare questa decisione che in ogni caso non aiuta l’Italia in questo momento”. 

“Ho sentito parlare i governi tecnici… Io penso che il governo stia lavorando bene, lo si vede in tutti gli indicatori economici e siamo molto determinati a portare avanti il nostro lavoro” ha detto Meloni. ”Addirittura in alcuni casi sono state fatte ricostruzioni un po’ surreali all’indomani della scomparsa di Silvio Berlusconi su presunti governi tecnici… Diciamo che dalle mie parti i desiderata non diventano necessariamente dei fatti. Mi pare che il governo sta lavorando molto bene, possiamo andare fieri dei risultati, e poi alla fine sono gli italiani che devono giudicare…”.  

 

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