Clima di paura fra gli italiani residenti nella capitale ceca, piombata in un attimo dalla quiete festosa degli addobbi e delle luminarie natalizie all’incubo della sparatoria, che ha causato almeno dieci vittime nell’università cittadina. Centro bloccato, bus e tram deviati, bambini tenuti chiusi nelle scuole, genitori angosciati. “Questa è una città abituata all’ordine e alla tranquillità. E’ un fatto che ha sconvolto tutti quanti. E’ una città stravolta, impazzita”, dice al telefono Anna Fumagalli a Praga in visita al marito che vi lavora come ingegnere.
Nella comunità italiana le chat ribollono: madri che cercano di capire dove è stata deviata la linea del tram preso dai figli, amici che si scambiano notizie sui cari che frequentano l’università, moltissimi in difficoltà a raggiungere casa in una città paralizzata. A rendere più angosciosa la situazione, un passaparola via chat che parla di allarmi bomba.
“E’ terribile – dice Anna – fino a ieri la città era una bomboniera natalizia: negozi stracolmi, clima di festa, nel perfetto ordine tanto caro ai praghesi” ma oggi stravolto dall’uomo armato di mitragliatore. “Noi stiamo bene. Non abbiamo conoscenti italiani che siano stati coinvolti, ma quanto accaduto è sconvolgente…” conclude.