”Un’ora fa la contraerea ha iniziato a sparare al porto” di Odessa e ”sappiamo che stanno arrivando carri armati da Mykolaiv”. La ”paura è quella che stanotte inizino a bombardare come a Kiev. A quel punto siamo pronti a scendere nei garage, nelle cantine, strutture in cemento armato dove possiamo rifugiarci e proteggerci”. Lo racconta ad Adnkronos Albino Locatelli, che da tre anni si è trasferito in Ucraina per lavoro.
”Sono in casa, c’è il coprifuoco, dalle 22 alle 7 non si può uscire. Questa mattina sono andato a fare la spesa e il pieno di benzina. In giro non c’era nessuno, è tutto chiuso tranne i supermercati, mentre il giorno dell’annuncio dell’offensiva russa c’erano file ovunque, ai bancomat, agli alimentari”, racconta.