Ucraina, Tajani: “Armi da Italia? Per ora si parla solo di sistemi di difesa”

(Adnkronos) – “L’italia è parte integrante della Ue e della Nato e di conseguenza lavoriamo con gli alleati per difendere l’indipendenza dell’Ucraina. Il parlamento ha prolungato il decreto per cui saranno inviate armi, ma per adesso si parla soltanto di sistemi di difesa aerea”. Ad affermarlo a ‘Non stop news’ su Rtl Antonio Tajani, aggiungendo che “continueremo a inviare aiuti per la popolazione e materiale elettrico e a sostenere il piano per la neutralità della centrale di Zaporizhzhia”.  

“Cina, Usa, Turchia e Vaticano – ha affermato il ministro degli Esteri – possono giocare un ruolo da protagonisti per una soluzione positiva del conflitto. L’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato non acuirebbe le tensioni”.  

Quanto al rischio di una escalation nella guerra fra Russia e Ucraina, “ci sono sempre rischi, non so cosa abbiano in testa a Mosca. E’ un pericolo all’orizzonte che va scongiurato e che sarebbe un errore clamoroso”. 

“Così come bisogna neutralizzare l’area di Zaporizhzia” per i possibili rischi legati al nucleare, ha aggiunto il ministro degli Esteri, “bisogna neutralizzare la possibilità che vengano utilizzate armi nucleari”. “Anche la Cina – ha detto ancora – non ha interesse a un peggioramento della situazione e a una guerra nell’area occidentale che possa degenerare”. 

“L’invio di armi avverrà il prima possibile. L’Ucraina ha urgente bisogno anche di aiuti per i civili. Ci stiamo concentrando sul sostegno umanitario. La Russia vuole riportare l’Ucraina al Medioevo”, ha detto inoltre Tajani a ‘La Stampa’. “Per i missili Samp-T ci vuole tempo, ci sono questioni tecniche da risolvere, ma arriveremo a una soluzione”, assicura l’esponente di Forza Italia. Tajani si dice “preoccupato” da un’escalation: “Il clima – osserva – non è dei migliori. Le dichiarazioni dei russi sono molto aggressive. Mi auguro che sia propaganda e che non ci sia voglia di alzare i toni dello scontro. Dobbiamo fare di tutto, perché non si allarghi mai lo scontro. Né la Nato, né l’Europa, che hanno il dovere di aiutare l’Ucraina, sono in guerra con la Russia”. 

 

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