Vaccino Covid, Iss: “Dopo 5 mesi efficacia cala da 75% a 44%”

“Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino” anti Covid “nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%”. Lo evidenzia l’Istituto superiore di sanità nel report esteso su Covid-19.  

“Rimane elevata l’efficacia vaccinale – prosegue l’Iss – nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’85% per i vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi rispetto ai non vaccinati”.  

NON VACCINATI – L’Iss evidenzia poi che “per un non vaccinato, rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi, il rischio è 10 volte maggiore di ricovero, 16 volte maggiore di terapia intensiva e 9 volte maggiore di morte”.  

Negli ultimi 30 giorni in Italia, rileva l’Istituto superiore di sanità, “si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati nella popolazione non vaccinata”. E inoltre, “calcolando il tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati (262 ricoveri per 100.000) si evidenzia come questo sia circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi (39 ricoveri per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi (43 ricoveri per 100.000)”.  

“Analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80 – evidenzia il report – si osserva che nel periodo 15/10/2021 – 14/11/2021 il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (17 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa nove volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e sei volte rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) mentre, nel periodo 8/10/2021 – 7/11/2021, il tasso di decesso nei non vaccinati (99,5 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi (12 per 100.000) e sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro cinque mesi (14 per 100.000)”.  

CASI IN UNDER 19 – “Nel periodo 15-28 novembre 2021, nella fascia di popolazione in età scolare, sono stati segnalati 40.529 nuovi casi, di cui 161 ospedalizzati e nessuno ricoverato in terapia intensiva” evidenzia l’Istituto superiore di sanità. Nell’ultima settimana, rileva l’Iss, “si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età, in particolare fra i bambini sotto i 12 anni di età, attualmente non eleggibili per la vaccinazione e che mostrano un’incidenza più elevata rispetto alle altre fasce d’età”.  

“Nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane”, prosegue l’Iss: in questa fascia d’età “si osserva all’incirca il 50% dei casi diagnosticati nella popolazione 0-19”. Si evidenzia, inoltre, “un aumento del tasso di ospedalizzazione sotto i 3 anni d’età (poco sopra i 2 ricoveri per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di età risulta stabile”.  

Nell’ultima settimana “si conferma l’andamento osservato nella precedente, con il 27% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare (sotto i 20 anni). Il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo l’11% e il 5% sono stati diagnosticati rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni”. Dall’inizio dell’epidemia al 1 dicembre 2021, “nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati, al sistema di sorveglianza integrata Covid-19, 850.574 casi confermati, di cui 35 deceduti”. 

(Adnkronos)