Santa Claus arriva anche per i cani e i gatti degli italiani. E Babbo Natale avrà il suo bel da fare visto che, secondo un’indagine di Altroconsumo, nel 2021 gli animali domestici in Italia hanno raggiunto la cifra record di 62,1 milioni. La ricerca ha evidenziato inoltre che la qualità della vita delle persone è migliorata proprio dopo l’arrivo di un animale domestico.
Essendo così importanti, gli amici animali si meritano certamente un regalo di Natale. Da quello utile a quello più sfizioso, dal collare prettamente natalizio oppure a quello vellutato molto chic, alla medaglietta a forma di cuore con il nome inciso, fino a una ciotola speciale. Per i cani più freddolosi ci sono cappottini, impermeabili e piumini firmati: regali i cui prezzi variano e si può arrivare anche a cifre elevate per un collare-gioiello o una regalo speciale. “Quest’anno vanno molto i giochi interattivi e alimenti particolari – spiega all’Adnkronos Serena, titolare del negozio online ‘La boutique di Milù’ – dall’alberello di Natale con dei fori e all’interno delle palline che l’animale può estrarre, o alimenti di alta pasticceria, piccoli dolci specifici per cani o gatti, e anche il mini-spumante: succo di mela adatto per i nostri amici a quattro zampe e anche molto amato”.
“Qualcosa di più vezzoso? Certamente, cosmetici come lo spray per il pelo con i glitter: protegge e nutre il pelo e allo stesso tempo lo fa brillare. – continua – poi ci sono fiocchetti e fermagli per quei cani che hanno il ciuffo davanti agli occhi, collari particolari anche impreziositi da Swarovski. Costi? Possono partire dai 90 centesimi o un euro per i fermagli e i fiocchetti fino ad arrivare a 90 euro e più per cappottini, anche di cashmere. Ci sono regali per tutti i gusti e per tutte le tasche”.
L’importanza della presenza di animali domestici in casa è sottolineata dalla psicoterapeuta Maria Rita Parsi. “Un animale in casa è necessario, anzi indispensabile – dice all’Adnkronos Parsi – e invito tutti, genitori, nonni, adulti in generale, a tenere animali in casa (soprattutto se ci sono anche dei minori). Un cane, un gatto, una tartaruga, un criceto o anche dei volatili, perché la loro presenza è terapeutica. Peraltro, è bene sottolineare che assai spesso, chi ha paura della convivenza con un animale, ponendo come scusa l’igiene o altro, dovrebbe riflettere su come governa la parte istintiva dei suoi comportamenti. Soprattutto, in relazione al timore che il comportamento di certi animali sia imprevedibile e quindi fuori dal loro controllo”.
“Gli animali domestici, con i movimenti dei loro corpi e con lo sguardo segnalano i propri bisogni, le proprie attitudini e la propria disponibilità a giocare, a farsi accarezzare, ad entrare in contatto o meno, ad obbedire o no alle indicazioni e ai comandi che vengono impartiti. Educarci ed educarli a vivere con noi – spiega ancora Parsi – è un esercizio, un allenamento ad entrare in contatto, a conoscere e a riconoscere anche le sensazioni ed emozioni che tendiamo a razionalizzare, sottovalutare o rimuovere”.
“Inoltre, gli animali con i loro comportamenti possono evidenziare qualcosa di inespresso. Prendendoci cura di loro, noi arriviamo ad elaborare anche lutti, paure, gelosie e frustrazioni o a prendere spunto dalla loro energia, gioia di vivere e dallo sfidare il pericolo, per ricercare la libertà pur rimanendo fedeli alla volontà di farci compagnia e alla dipendenza da noi al punto che la loro presenza non può che fortificarci. Non a caso -prosegue Parsi- sugli animali proiettiamo assai spesso anche intenzioni ed emozioni che ci appartengono. In questo ‘gioco dell’interpretazione’ dei comportamenti di un animale si riflettono così anche tanti aspetti inconsci del nostro sentire”.
”Gli animali, soprattutto cani e gatti, tengono molta compagnia ai bambini, agli adulti e agli anziani e ritengo siano decisamente necessari per accompagnare la crescita di ogni essere umano, dall’infanzia alla vecchiaia. Prendersi cura di un animale, poi, è un esercizio per imparare ad accudire, porre un’attenzione costante, quotidiana ad un amico fedele. Il cane -prosegue la psicoterapeuta- lo devi portare fuori, al gatto devi pulire la lettiera e poi la spesa per cibo e tutto il resto. Questo costante accudimento è un ottimo investimento, a mio avviso, perché insegna anche prenderci cura di noi stessi”.
“Durante la pandemia la presenza di animali in casa è stata miracolosa e dovremmo dare una medaglia d’oro a tutti i cani, i gatti e gli altri animali domestici per il sostegno e l’affetto che hanno regalato ai loro padroni, per il supporto costante nell’aiutarli ad affrontare l’isolamento, la paura e l’angoscia della morte. Amici preziosi per tante persone, bambini e anziani in particolare – conclude Parsi – gli animali ci educano e alimentano tutte quelle attenzioni che, spesso, noi non destiniamo neanche a noi stessi. Gli animali domestici sono terapeutici”.
(di Giselda Curzi)