MANTOVA – Si era presentata al pronto soccorso per farsi medicare dopo una caduta in casa. Ma il responso del referto medico avrebbe evidenziato qualcosa di più grave. Non una lesione accidentale ma segni di violenza domestica. Per questo era stata allertata la Polizia Locale di Mantova che aveva fatto scattare le indagini del caso. In manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia è così finita l’altro ieri, una 50enne italiana residente nel capoluogo. Secondo le accuse la donna avrebbe percosso un’anziana legata a lei da stretto vincolo di parentela con la quale conviveva fino al momento del suo arresto. Stando alle sommarie informazioni trapelate i fatti a lei contestati risalirebbero a qualche settimana fa: a far scattare gli accertamenti investigativi del caso, come detto, era stata infatti la segnalazione del personale di pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma a cui la pensionata si era rivolta dopo un piccolo incidente domestico, come da lei stessa dichiarato ai sanitari. Sei giorni di prognosi per lesioni che sarebbero state quindi provocate, non da un evento autonomo quale una banale caduta a terra ma da condotte di natura violenta perpetrate ai suoi danni e comprensive anche di fattispecie specifiche quali ad esempio lo strattonamento. Ieri mattina la 50enne è stata interrogata nella casa circondariale di via Poma dal giudice per le indagini preliminari. Al termine del confronto il gip ha convalidato l’arresto disponendo l’immediata liberazione dell’indagata e applicandole al contempo la misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare.
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