“C’è un’ampia normativa internazionale dalla Convenzione di New York a quella di Strasburgo che prevede il diritto d’ascolto del minore. Ma poi anche in Italia, la legge 219 del 2017 sul consenso informato, banalizzata ma importantissima perché il momento del consenso è quello della costruzione dell’alleanza terapeutica tra persona e sanitario; e perché sancisce il diritto di tutela del minore ad esprimere le proprie decisioni, con una discriminante, la sua capacità di discernimento e piena consapevolezza”. Ad intervenire con l’Adnkronos sul diritto del minore ad essere ascoltato in caso di disaccordo con il genitore su scelte ad esempio di natura sanitaria come la vaccinazione, è David Lazzari presidente nazionale dell’Ordine degli psicologi.
“La 219 è una legge di grande civiltà, purtroppo poco conosciuta su cui a partire dalle scuole andrebbe fatta un’opera di informazione più puntuale. La pandemia potrebbe essere l’occasione per valorizzarla, come il momento dell’ascolto psicologico. L’adolescente – prosegue – va responsabilizzato, coinvolto, non si può passare dal lassismo alla repressione. Dovremmo riflettere molto di più sulla maturità di giovani e adolescenti, sul loro senso di oppressione denunciato dalla studentessa del Machiavelli”, che vorrebbe vaccinarsi ma non può per la contrarietà dei genitori no vax. “Il malessere che mi sento in dovere morale, etico di evidenziare, non grida nelle piazze o nelle strade, è un grido silenzioso. Chi da voce a questo grido silenzioso? ”
di Roberta Lanzara