Coldiretti: 300 agricoltori in piazza contro rincari e speculazioni

MANTOVA – Serve sbloccare i fondi destinati alle energie rinnovabili, dal fotovoltaico al biogas, occorre applicare il decreto contro le pratiche sleali, che impedisce di pagare agli agricoltori prezzi inferiori ai costi di produzione, attivare strumenti per garantire liquidità alle imprese, eliminare la burocrazia inutile, restituire centralità a un comparto che non si è mai fermato e che oggi è alle prese con l’impennata dei costi di produzione, dal gasolio agricolo all’energia elettrica, dal gas ai fertilizzanti azotati, dalle materie plastiche ai ricambi”.

Il grido di Coldiretti è alto anche a Mantova, con oltre 300 agricoltori e allevatori che hanno manifestato nel corso della mattinata in piazza Virgiliana insieme ai parlamentari Anna Lisa Baroni e Andrea Dara (entrambi collegati telefonicamente da Roma), ai consiglieri regionali Alessandra Cappellari, Antonella Forattini e Andrea Fiasconaro, al vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli e a numerosi sindaci e amministratori dei Comuni della provincia. Una manifestazione particolarmente sentita, accompagnata dalla distribuzione ai cittadini di 1.500 borsine con prodotti agricoli di qualità del territorio (latte, formaggio, uova), prima che una delegazione di Coldiretti Mantova – formata dal direttore Erminia Comencini, dal vicepresidente provinciale Fabio Mantovani e dal consigliere regionale di Coldiretti Lombardia Simone Minelli (il presidente Paolo Carra era alla manifestazione di Coldiretti a Milano) – consegnasse al prefetto Michele Formiglio un documento in cui la federazione chiede al presidente del Consiglio Mario Draghi di dare respiro al mondo agricolo e restituire traiettorie di speranza e di futuro, sbloccando ulteriori fondi per investire in fonti energetiche alternative e sostenibili.

 

“È a rischio la tenuta di un sistema che per Mantova rappresenta una parte significativa dell’economia mantovana – ha detto il vicepresidente provinciale di Coldiretti, Fabio Mantovani – perché i costi di produzione sono aumentati in maniera trasversale su tutti i settori produttivi, dal latte ai suini, dall’ortofrutta al vino, dalla carne suina all’avicoltura, fino all’agriturismo o al costo dell’acqua che utilizziamo per irrigare. Le imprese agricole desiderano continuare a produrre, mantenendo il medesimo impegno verso la qualità, ma senza aiuti e senza lo sblocco di fondi certi come quelli contenuti nel Pnrr e dedicati ai contratti di filiera, al fotovoltaico sui tetti delle stalle e dei capannoni, agli impianti di biogas e biometano, rischiamo di andare in crisi seria”.

Sul palco si susseguono le testimonianze di segmenti dell’agricoltura mantovana in difficoltà e la vicinanza delle istituzioni per una emergenza che non è confinata solamente al settore primario, ma ha effetti trasversali su tutta la catena di approvvigionamento, sui trasporti, fino alle famiglie, alle prese con un’inflazione galoppante, che si somma al costo impazzito dell’energia.

 

Solidarietà al mondo agricolo anche dal vescovo di Mantova, mons. Marco Busca, il quale ha inviato un messaggio, letto dal consigliere ecclesiastico di Coldiretti Mantova, don Giuliano Spagna.

“Gli sforzi che il settore agricolo dovrà fare non vadano a scapito della sostenibilità sociale, ambientale ed economica”, è il messaggio del vescovo Busca. Ed è infatti importante cogliere le opportunità che l’economia circolare e la valorizzazione delle fonti rinnovabili possono garantire agli agricoltori, così da ridurre l’impatto ambientale e i costi in agricoltura e in zootecnia.

Nel video con le interviste di Fabio Mantovani, vice presidente Coldiretti Mantova, Andrea Costa, settore ortofrutta, Thomas Ronconi, settore suinicolo facciamo il punto della situazione.

 

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