Prevenire è meglio che curare: un detto valido anche quando si parla dei rifornimenti per gli ospedali. Rifornimenti che devono essere effettuati secondo standard specifici e in maniera tempestiva, cercando il giusto compromesso tra la necessità di non rimanere sprovvisti dei medicinali indispensabili per i pazienti e l’esigenza di non sprecare i farmaci deperibili. È chiaro, però, che le situazioni di emergenza mettono a dura prova questa realtà, e l’esempio più recente rappresentato dalla pandemia da coronavirus costituisce una valida dimostrazione: è storia di un paio di anni fa la crisi degli ospedali sovraccarichi e affollati con farmaci e materiali che scarseggiavano sempre di più. In casi del genere, mostra tutta la propria importanza non solo la rete di trasporti, ma anche quella dei rapporti fra le aziende farmaceutiche, le farmacie e gli ospedali stessi. Un ruolo di primo piano, poi, è quello che viene svolto dalle imprese che si occupano di trasporto di medicinali urgenti.
Le consegne di farmaci urgenti
Questo tipo di servizio deve essere erogato sulla base di trasporti che siano il più possibile rapidi e sicuri, visto che in caso di urgenza ogni secondo è prezioso. A tale scopo servono standard di qualità estremamente elevati e massima cura dei dettagli: solo così si può essere certi di ottimizzare i tempi e assicurare ai clienti i prodotti medicali e i medicinali richiesti. La gestione delle temperature è un altro aspetto di primaria importanza in tal senso; tutti i colli devono essere verificati con la massima attenzione per far sì che le consegne medicinali urgenti vengano effettuate secondo gli standard previsti, riducendo al minimo il rischio di inconvenienti.
Il rifornimento delle farmacie e degli ospedali
Controlli rigorosi e verifiche meticolose sono indispensabili per tutte le attività di trasporto dei prodotti medicali e dei medicinali, al fine di garantire un servizio veloce e di qualità. Le aziende che si occupano di trasporto farmaci devono essere in possesso di certificazioni sanitarie e autorizzazioni specifiche, in modo da garantire la massima qualità a tutti i livelli del processo di trasporto. Inoltre, è importante documentare in maniera appropriata tutti i materiali attivi, affinché i vari addetti coinvolti sappiano come trattare i prodotti che gestiscono. Altrettanto indispensabile è la registrazione accurata di tutte le fasi del processo, utile anche per notificare alle autorità competenti e alle amministrazioni ogni movimento, in conformità con quanto previsto dalla legge.
Come funzionano i trasporti a temperatura controllata
In questo ambito, meritano una specifica segnalazione i trasporti a temperatura controllata, che possono essere eseguiti a temperature differenti in base alle necessità. Se i trasporti a temperatura ambiente vanno bene per gli strumenti medicali che devono essere lasciati a una temperatura compresa tra i 15 e i 25 gradi, i trasporti refrigerati sono necessari per movimentare quei farmaci per cui è richiesta una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi. Ma ci sono anche casi in cui le temperature sono molto più basse: per esempio i campioni biologici devono essere trasportati a 20 gradi sotto zero. Come si vede, tipologie di prodotto diverse richiedono condizioni diverse, anche se non è detto che i mezzi di trasporto debbano essere differenti: i veicoli, infatti, possono anche essere muniti di paratie che separando i vani consentono di trasportare medicinali che richiedono temperature diverse. Inoltre, la presenza di termo-registratori e di sistemi satellitari offre la possibilità di tenere monitorato il tracciato delle temperature in qualunque momento.
Le norme in vigore
In presenza di situazioni di emergenza, dunque, il sistema di distribuzione non si può permettere di farsi trovare impreparato. Anche per questo motivo è essenziale una conoscenza completa e approfondita di tutto il quadro normativo che riguarda il trasporto di medicinali. Il Decreto Legislativo n. 219 del 2006 da più di quindici anni ormai disciplina il settore e prevede che ogni Regione emani un provvedimento di autorizzazione relativo alla distribuzione all’ingrosso. Per far sì che tale provvedimento venga emanato, tuttavia, c’è bisogno di una verifica ispettiva, utile ad accertare l’idoneità dei locali di destinazione rispetto alla conservazione dei medicinali. Il DM del 6 luglio del 1999 del Ministero della Salute, invece, identifica le linee guida che devono essere rispettate dai grossisti per i tempi di consegna della distribuzione dei medicinali, per la loro conservazione e per il loro trasporto.
Il personale addetto: codici di comportamento e regole da seguire
Come è facile immaginare, il personale addetto al trasporto e alla movimentazione dei medicinali deve essere adeguatamente formato e seguire un codice di comportamento specifico, che prevede tra l’altro il divieto di mangiare, di bere e di fumare in presenza di operazioni di consegna, di scarico, di deposito e di carico: lo scopo è, ovviamente, quello di evitare qualunque tipo di contaminazione e fare sì che le aree di lavoro restino separate rispetto a quelle di riposo