Bonaccini: “perchè votarci? perchè siamo più affidabili”. Energia: “Famiglie e imprese al collasso, serve azione unitaria Ue”

MANTOVA – Tocca tutte le principali tematiche al centro del dibattito politico di queste ultime settimane Stefano Bonaccini, intervenuto ieri alla serata di apertura della Festa dell’Unità sul Lungolago a Mantova.
Intervistato dal direttore della Gazzetta di Mantova Enrico Grazioli la prima domanda riguarda i sondaggi e la possibilità, nonostante l’ampio vantaggio che oggi viene dato al centro destra, di ripetere quanto accaduto in Emilia Romagna proprio con l’ultima elezione di Bonaccini a governatore. In molti lo davano infatti come sconfitto e invece è stato riconfermato con diversi punti di distacco sul centro destra.
Bonaccini approfitta della domanda per spiegare come il Pd e i suoi alleati cercheranno di combattere per ogni voto, ribadisce poi il concetto del voto utile. “Solo votando centro sinistra si può sperare di strappare alla destra tanti collegi uninominali”. “Calenda non ha possibilità negli uninominali di prevalere, in nessun collegio” e così dicendo il governatore emiliano si scaglia più volte contro il leader di Azione accusato di “irresponsabilità” per la rottura del patto con il Pd. Appare invece più morbido nei confronti di Conte: “con lui avevo lavorato bene da Presidente della Conferenza delle Regioni quando era presidente del Consiglio, sono stupito per la sua scelta su Draghi, credo che il rancore personale abbia prevalso sull’analisi politica”.
“Ma attenzione – continua Bonaccini – non possiamo lasciare ai Cinque stelle il concetto di riformismo e progressismo. Di elementi validi del resto ne abbiamo molti, ad iniziare dal fatto che erano loro a firmare con Salvini i provvedimenti anti-sbarchi”.
“Ma perchè votare noi? Perchè sui temi che davvero interessano alla gente e quindi lavoro, fisco, ambiente, sanità, sappiamo fare meglio dei nostri avversari, siamo più affidabili”.
E si toccano così proprio i temi del momento. L’energia innanzitutto: “Non basta dire che il nucleare risolverà tutto come fa la destra, pensiero che non condividiamo e non vogliamo. Bisogna anche spiegare che la prima centrale potrebbe aprire solo tra 20 anni e che in Paesi dove c’è già il nucleare il costo dell’energia è comunque alto” dichiara Bonaccini che aggiunge “vanno date risposte immediate perché famiglie e imprese sono al collasso. Inutile negarlo, solo un’azione unitaria dell’Europa può arginare i prezzi e questo è proprio ciò che la destra italiana ha ostacolato facendo cadere il governo Draghi”.
Si passa poi alla sanità e salute. “Dovrebbe essere un diritto inalienabile di tutti, non solo di chi ha i soldi per pagare. Questa destra, invece, mette in progetto di privatizzare metà delle strutture sanitarie, come sta già accadendo in Lombardia con risultati disastrosi” sottolinea il governatore.
Quindi il reddito di cittadinanza: “Non va cancellato ma cambiato perchè se il primo obiettivo era dare un lavoro a chi non ce l’aveva, è uno strumento che ha assolutamente fallito. Dobbiamo puntare a garantire un sussidio a chi si trova in difficoltà ma quel sussidio deve essere tolto il prima possibile perchè ciò significa che chi lo percepiva ha trovato un lavoro e si può così dirottare il sussidio verso un altro cittadino che ne ha davvero bisogno” dichiara Bonaccini.
Si passa ala flat tax: “Se in Europa nessun Paese la applica ci sarà un motivo. E’ un provvedimento iniquo perchè se tutti pagheremo la stessa percentuale, chi è ricco lo diventerà ancora di più e i poveri saranno ancora più poveri”.
“Pericoli con un eventuale centro destra al potere? L’Italia non tornerà fascista. Ma possiamo ignorare che la destra italiana oggi corteggia Orban e fa il tifo per Trump e la Brexit? Dobbiamo raccontare alle persone i fatti, bastano quelli a smuovere le coscienze”.
Prima dell’intervento di Bonaccini sono saliti sul palco Paolo Galeotti, sindaco di Marmirolo, candidato nel collegio uninominale mantovano per la Camera, e Antonella Forattini, consigliere regionale, candidata in seconda posizione nel listino plurinominale sempre per la Camera. I due hanno sottolineato come ce la stiano mettendo tutta in questa campagna elettorale dai tempi strettissimi e quindi dai ritmi ancora più frenetici rispetto a quelle precedenti ribadendo “la loro attenzione al territorio e ai suoi problemi più impellenti, e come sia necessario un dialogo costante con tutti per comprenderne fino in fondo le necessità”.

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