(Adnkronos) – E’ di poche parole il neo segretario generale della Cgil di Bolgona, Michele Bulgarelli inciampato a pochi minuti dalla sua elezione in una polemica al calor bianco, sollevata dalla destra sulla guerra in Ucraina e la responsabilità della Russia, e innescata dal vecchio inno sovietico che ha fatto da colonna sonora alla sua proclamazione. “Abbiamo già scritto che si è trattato di un errore materiale e lo riconfermo. Dalla destra d’altra parte che ci dobbiamo aspettare? Non voglio abbassare il livello della discussione”, risponde conversando con l’Adnkronos. “D’altra parte non è che mi aspettassi tanto”, prosegue.
Ma un punto deve essere chiaro, continua Bulgarelli: “La posizione sulla guerra è quella contenuta nel documento congressuale della Cgil, a firma del leader Maurizio Landini, votato e discusso in tutti i luoghi di lavoro in vista dell’apertura del prossimo congresso della confederazione di Corso Italia di marzo”. Una posizione “che ci ha portato dalla prima manifestazione alla grande manifestazione del 5 novembre scorso”. Non solo. Il congresso della Cgil di Bologna ha peraltro “bocciato a stragrandissima maggioranza un emendamento al documento nazionale che arrivava da un congresso di categoria che si poneva su posizioni meno chiare rispetto alle responsabilità del conflitto; un emendamento che rendeva opaca cioè la responsabilità di aver scatenato il conflitto”, spiega ancora Bulgarelli. “Più netto di così, è una discussione che non c’è”, taglia corto.