“Ho chiesto al Papa di fare pressione sulla Russia sulla questione dei bambini ucraini deportati”, ha sottolineato. “E’ stato un onore incontrarlo. Lui conosce la posizione dell’Ucraina, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano e l’Italia nella formula ucraina per la pace”.
“Tutti vogliamo la pace, la formula per la pace che ho proposto al G20 si basa su dieci crisi e sulla soluzione di queste dieci crisi. E’ una soluzione molto pratica, abbiamo il sostegno dell’Italia e dobbiamo coinvolgere più paesi”, ha aggiunto.
“Anche nella nostra società c’è un approccio diverso sul concetto di vittoria. Per chi ha perso i figli non so cosa significhi vittoria. Non è solo una questione di territori”, ha sottolineato il presidente ucraino.
“Noi abbiamo bisogno di un Tribunale per chi ha deciso i massacri, non basta la giustizia di Dio, ci sono anziani che hanno sepolto i giovani e i figli, e chiedono giustizia”, ha aggiunto.
“Se l’Ucraina cade, il passo successivo è la Moldova, poi ci sono i Paesi baltici, che sono Paesi Nato, e se Putin arriva ai Paesi Nato voi dovrete mandare i vostri figli in guerra. Io sono pragmatico, la vostra società deve capire che è meglio aiutare l’Ucraina che mandare i propri cittadini in guerra”, ha sottolineato Zelensky, che ha ringraziato “il governo italiano per i sistemi di difesa anti-aerea Samp-T. Senza questi sistemi ci sarebbero state più vittime”.
Il presidente ha negato poi che si sia rifiutato di incontrare a Roma il vicepremier Matteo Salvini. “Lo incontrerei con piacere”, ha detto.
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(ITALPRESS).