MANTOVA – “Quello di oggi è stato un incontro molto cordiale, che è partito dal riconoscimento della figura dell’imprenditore agromeccanico come pilastro insostituibile sul quale costruire la politica agricola ambientale del futuro, alla luce del ruolo di innovazione, salvaguardia del paesaggio e sostegno dell’economia circolare che il contoterzismo professionale è in grado di garantire. Di questa visione condivisa non possiamo che essere soddisfatti e ringraziamo l’assessore regionale Beduschi per la disponibilità e una visione sostanzialmente condivisa. Restano alcuni punti da definire in maniera più esplicita, come il pieno riconoscimento legislativo della figura dell’agromeccanico, la possibilità di accesso al Programma di sviluppo rurale e un perfezionamento sulla norma del diritto di edificabilità su suolo agricolo da parte dell’imprenditore agromeccanico”.
Così il presidente di Confai Lombardia, Leonardo Bolis, commenta l’incontro che la delegazione del principale sindacato di rappresentanza degli agromeccanici – formata dal coordinatore regionale Fabrizio Zuccali e dal responsabile dei rapporti istituzionali Sandro Cappellini – ha avuto in Regione Lombardia con l’assessore Alessandro Beduschi.
Sul tavolo, in particolare, il futuro dell’economia green e le opportunità garantite dal contoterzismo professionale anche con riferimento allo spandimento e alla valorizzazione dei reflui zootecnici, la possibilità di certificare in tempo reale i processi in campo, ma anche la battaglia decennale dell’inquadramento agricolo dell’imprenditore agromeccanico, che potrebbe trovare una conclusione positiva proprio grazie alla spinta di Confai Lombardia e della prima regione agricola d’Italia.
Dall’assessore Beduschi la disponibilità a proseguire il percorso di confronto su questioni che avrebbero riflessi positivi per una categoria che in Lombardia annovera circa 2.000 imprese professionali e garantisce la maggior parte delle operazioni meccanizzate in agricoltura.