Gaza, arrivati in Italia bambini palestinesi feriti in guerra

(Adnkronos) – E’ atterrato a Ciampino il volo dell’Aeronautica Militare coordinato dal Comando Vertice Interforze con a bordo i bambini palestinesi feriti a Gaza che saranno curati presso strutture ospedaliere italiane, accompagnati dai loro familiari. Ad accogliere questo primo gruppo di bambini c’è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. 

Il volo rientra nell’ambito di una più ampia operazione che proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di concludere il trasferimento complessivo di 100 minori palestinesi feriti, con relativi accompagnatori, presso gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze e Rizzoli di Bologna, fa sapere la Farnesina. 

“Ho parlato con le famiglie dei bambini palestinesi, c’è grande apprezzamento e affetto per l’Italia. Molti palestinesi tifano per la nostra nazionale di calcio”. Queste le parole del ministro Tajani dopo che l’aereo è atterrato in Italia. “Ho parlato con bambini e genitori, ringraziano i nostri militari sia a bordo della nave Vulcano che i civili che hanno partecipato all’operazione”. 

“Abbiamo seguito minuto per minuto, con il presidente del Consiglio, questa operazione con una passione quasi da genitori. Non si possono vedere dei bambini che soffrono. Il lavoro è stato complesso. Dobbiamo alleviare la sofferenza dei civili lavorando per la pace, non è facile”, ha aggiunto Tajani. 

“Sono fiero di chi ha contribuito a questa missione. Ringrazio i militari e i civili che hanno partecipato all’operazione e l’unità di crisi della Farnesina”, ha aggiunto Tajani.  

“Auguriamo buona fortuna a questi bambini e che possano guarire il prima possibile. Sono dieci bambini ed un adulto: cinque scendono qui a Roma per essere ricoverati al Bambino Gesù; gli altri voleranno a Pisa per poi andare a Genova, Bologna e Firenze per essere ricoverati in altri ospedali pediatrici. Altri gruppi di bambini arriveranno i primi di febbraio con la nave ospedale Vulcano. I bimbi arrivati questa sera quasi tutti feriti di guerra, oltre ad una bimba malata”. 

Da diversi giorni una missione coordinata dall’Unità di Crisi del ministero degli Esteri, insieme a personale della nostra ambasciata al Cairo, della Difesa, dell’Intelligence, del ministero della Salute e delle strutture ospedaliere coinvolte, si trova presso il valico di Rafah per la preparazione, in stretto contatto con le nostre sedi diplomatiche al Tel Aviv e Gerusalemme, delle misure di evacuazione dei feriti, che coinvolgono la Nave Vulcano della Marina Militare, ormeggiata nel porto egiziano di Al-Arish. 

I bambini, giunti solo tre giorni fa in Egitto, attraverso il valico di Rafah, sono stati dapprima curati e stabilizzati dai sanitari egiziani nelle strutture ospedaliere locali. Successivamente, il nostro team sanitario militare, il personale della Difesa, quello del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ospedale Gaslini, hanno lavorato in stretto coordinamento per rendere possibile il trasferimento dei primi bambini con i rispettivi accompagnatori arrivati con un velivolo C-130J dell’Aeronautica Militare. Gli altri minori coi loro familiari accompagnatori saranno trasportati con un volo successivo e con Nave Vulcano della Marina Militare, che salperà mercoledì 31 gennaio. 

“Voglio esprimere la mia profonda gratitudine alle istituzioni e ai sanitari egiziani per il loro supporto, che ha reso possibile questa missione umanitaria. Solo con la cooperazione internazionale possiamo affrontare sfide così grandi e garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili – ha sottolineato il ministro della Difesa Guido Crosetto -. Il nostro Paese continuerà ad aiutare la popolazione civile palestinese, vittima incolpevole dei terroristi di Hamas. Siamo pronti ad accogliere questi bambini palestinesi e i loro familiari”.  

“Per agevolare la presa in carico dei piccoli pazienti ci siamo attivati anche per assicurare un supporto di mediazione culturale. Nei prossimi giorni assicureremo massima attenzione e cura a tutti gli altri bambini coinvolti in questa importante iniziativa umanitaria”. È quanto dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci. 

Su mandato del ministero della Salute, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (Inmp) partecipa alla missione umanitaria garantendo la presenza di una mediatrice culturale sui voli militari che trasportano i bambini e un supporto di mediazione culturale anche negli ospedali che li accoglieranno. La figura del mediatore culturale in ambito sanitario, di cui l’Inmp è centro nazionale, rappresenta infatti un elemento centrale per un’appropriata ed efficace presa in carico dei migranti. 

 

(Adnkronos)