Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Peschiera del Garda, con il supporto dei militari della Compagnia di Rovereto, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Verona nei confronti di due uomini, rispettivamente di 65 e 55 anni residenti in Trentino Alto Adige. I due avrebbero partecipato come basisti e uno anche come autore nella rapina messa a segno in un’abitazione a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, lo scorso 29 maggio ai danni di due anziani immobilizzati e imbavagliati.
Nello specifico due rapinatori, fingendosi militari della Guardia di Finanza, con tanto di pettorina indossata e una placca distintiva al collo, hanno simulato un controllo di polizia nella villa delle vittime che, tratte in inganno dagli abiti e dal distintivo, hanno fatto entrare i due immediatamente seguiti da altri due rapinatori. Con i volti coperti dai passamontagna, hanno spinto con forza i coniugi all’interno dell’abitazione, immobilizzandoli sul divano con delle fascette da elettricista e piantonandoli con la minaccia di una pistola semiautomatica e un taser. Dopo aver rubato 500 euro in contanti, una carabina regolarmente detenuta e una collanina d’oro strappata dal collo di uno dei coniugi, prima di darsi alla fuga, i rapinatori hanno imbavagliato la coppia per poi chiuderla nel bagno dello scantinato.
Le vittime sono però riuscite a liberarsi e a dare l’allarme permettendo ai carabinieri di intervenire immediatamente e risalire a due dei responsabili, grazie ai sistemi di videosorveglianza e lettori targhe presenti nella zona, che hanno permesso di arrivare all’individuazione dei veicoli utilizzati per compiere la rapina, poi risultati essere in uso agli indagati, nonostante fossero state apposte targhe rubate che secondo i rapinatori avrebbero dovuto fuorviare le investigazioni. Nel corso delle operazioni di arresto, nell’abitazione di uno dei due fermati, entrambi trentini, i militari hanno trovato berretti, magliette polo, paletta segnaletica, pettorina catarinfrangente con insegne della Guardia di Finanza, nonché una pistola giocattolo priva di tappo rosso, un passamontagna e un portafoglio con all’interno insegne di graduati dell’Arma dei Carabinieri. Le indagini proseguono al fine di individuare tutti gli altri complici.