MANTOVA – La questione dell’emergenza abitativa in Lombardia raggiunge un punto critico, con dati allarmanti che evidenziano una gestione inadeguata e una preoccupante inerzia politica. Il Consigliere regionale del Partito Democratico, Marco Carra, ha reso noti i risultati di un’approfondita analisi basata sugli accessi agli atti presentati dal gruppo PD a tutte le ALER della Lombardia, rivelando cifre sconcertanti che confermano il fallimento delle attuali politiche abitative regionali.
Nella sola provincia di Mantova, si contano ben 1.119 alloggi di edilizia popolare ALER attualmente vuoti nel 2024. Questo dato, già di per sé grave, è approssimato per difetto, poiché la Regione non ha fornito il numero esatto di alloggi sfitti già destinati alla vendita o alla valorizzazione, suggerendo una realtà ancora più critica. A questi si aggiungono ulteriori 629 alloggi di proprietà dei Comuni della provincia che versano in stato di abbandono o necessitano urgentemente di interventi di manutenzione e ristrutturazione, per i quali mancano le necessarie risorse regionali.
La situazione di Mantova non è un caso isolato, ma riflette un trend preoccupante a livello regionale. I numeri a livello lombardo sono purtroppo in linea, seppur con le dovute proporzioni, con quelli provinciali, evidenziando una crisi abitativa in costante peggioramento:
- 2022: Gli alloggi sfitti ALER ammontavano a 19.534 unità.
- 2023: Il totale degli alloggi sfitti, includendo sia quelli ALER che quelli di proprietà comunale, ha raggiunto quota 32.536 (22.496 nelle ALER e 10.040 nei Comuni).
- 2024: La situazione è ulteriormente degenerata, con un totale di 38.198 alloggi di edilizia popolare pubblica sfitti, di cui 23.164 nelle ALER e 15.034 nei Comuni. Questo rappresenta un incremento di 5.662 unità sfitte rispetto all’anno precedente.
“Questi numeri sconfortanti,” afferma il Consigliere Carra, “imporrebbero l’adozione urgente di politiche abitative adeguate. Tuttavia, di fronte a questa emergenza, la Giunta lombarda, che pure gode di completa autonomia in materia, si è dimostrata incapace di agire. Manca una visione d’insieme, non c’è una pianificazione strategica a lungo termine. La Regione si è ridotta a una pura, e peraltro negativa, gestione amministrativa delle ALER, avviando solo interventi frammentari e occasionali, dal sapore meramente propagandistico.”
Carra prosegue evidenziando una grave disattenzione verso i Comuni: “La Giunta si occupa con scarsa efficienza delle ALER e ignora completamente i Comuni, il cui patrimonio fa parte a pieno titolo dell’edilizia residenziale pubblica. Non destina loro alcuna risorsa e, anzi, imputa loro ogni colpa della malagestione, scaricando responsabilità che sono, in realtà, primariamente regionali.”
In vista del prossimo bilancio di assestamento, il Consigliere Carra annuncia concrete proposte per invertire questa rotta negativa:
- Risorse ai Comuni: Saranno richieste risorse specifiche da destinare ai Comuni con meno di 100.000 abitanti, al fine di finanziare il recupero e la riqualificazione delle case popolari vuote di loro proprietà.
- Ripartizione del Patrimonio ALER Sfitto: Verrà proposto di dividere il patrimonio sfitto di ALER in due categorie:
- 60% degli alloggi: Destinato a chi ha redditi inferiori ai 14.000 euro annui e non può sostenere spese di ristrutturazione. Il recupero di questi alloggi dovrà essere interamente a carico di ALER.
- 40% degli alloggi: Destinato a famiglie con redditi superiori alla soglia di indigenza, ma insufficienti per sostenere il costo di un affitto di mercato. Le spese di ristrutturazione per questi alloggi saranno a carico degli assegnatari.
“Il fallimento delle politiche della casa,” conclude Carra, “riguarda anche il Governo nazionale, che non solo non muove un dito per affrontare questa crisi, ma addirittura taglia le risorse. Per il 2025, per tutta la Lombardia, sono arrivati dal Governo solamente 2,8 milioni di euro. Una cifra che, se non fosse tragica, sarebbe ridicola. Basti pensare che questa somma è sufficiente per la ristrutturazione di non più di 186 alloggi, considerando un costo standard di 15.000 euro per ogni intervento. È evidente che senza un impegno serio e risorse adeguate da parte di tutti i livelli istituzionali, l’emergenza abitativa è destinata ad aggravarsi.”
Il Partito Democratico ribadisce l’urgenza di un’azione coordinata e di una visione strategica per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini lombardi.













