RIMINI (ITALPRESS) – “Credo di aver osservato, in questi mesi drammatici, nei nostri concittadini uno straordinario senso di responsabilità. Per una parte lunga del tempo siamo stati costretti a rinunciare a uno dei valori meno negoziabili, la libertà. Una volta che abbiamo recuperato la libertà, dobbiamo accompagnarla da un altrettanto forte senso di responsabilità”. Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, nel corso di un incontro al Meeting di Rimini.
Arcuri ha lanciato un appello ai cittadini: “Conserviamo la libertà che abbiamo ritrovato ma comprendiamo che va accompagnata da un senso di responsabilità altrettanto alto. Se troviamo un equilibrio ragionevole tra libertà e responsabilità – ha aggiunto – penso che ci siano le condizioni per non rivivere le drammatiche giornate e nottate di marzo e aprile che siamo stati costretti a sopportare”.
“Penso che la riapertura delle scuole non sia solo necessaria per il fine, che pure è altissimo, dell’istruzione ma sia anzitutto necessaria perchè il primo ritorno collettivo alla normalità”, ha detto ancora il commissario.
“L’obiettivo – ha continuato – è troppo importante per declinarlo in beghe dialettiche, in virtuali conflitti tra parti, in punti di vista differenti. Dimostriamo ancora di essere una straordinaria comunità e lavoriamo per quello che può fare ognuno. Il 14 settembre le scuole italiane riaprono con il massimo livello di sicurezza possibile: sarebbe un risultato davvero importante, sono convinto che malgrado tutto riusciremo a conseguirlo”.
(ITALPRESS).
Arcuri ha lanciato un appello ai cittadini: “Conserviamo la libertà che abbiamo ritrovato ma comprendiamo che va accompagnata da un senso di responsabilità altrettanto alto. Se troviamo un equilibrio ragionevole tra libertà e responsabilità – ha aggiunto – penso che ci siano le condizioni per non rivivere le drammatiche giornate e nottate di marzo e aprile che siamo stati costretti a sopportare”.
“Penso che la riapertura delle scuole non sia solo necessaria per il fine, che pure è altissimo, dell’istruzione ma sia anzitutto necessaria perchè il primo ritorno collettivo alla normalità”, ha detto ancora il commissario.
“L’obiettivo – ha continuato – è troppo importante per declinarlo in beghe dialettiche, in virtuali conflitti tra parti, in punti di vista differenti. Dimostriamo ancora di essere una straordinaria comunità e lavoriamo per quello che può fare ognuno. Il 14 settembre le scuole italiane riaprono con il massimo livello di sicurezza possibile: sarebbe un risultato davvero importante, sono convinto che malgrado tutto riusciremo a conseguirlo”.
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