In Lombardia quasi 26 mila dosi di vaccino in meno. Arcuri preoccupato per i richiami, dubbi sulle motivazioni di Pfizer

Covid, chiunque può prenotare il vaccino in Lombardia: la falla del link aperto

70.200 dosi invece che 95.940. Sono quelle che la prossima settimana arriveranno in Lombardia alla luce del taglio annunciato da Pfizer-BioNtech. Dunque 25.740 dosi in meno.

e che è stato deciso in “modo arbitrario” dalla casa farmaceutica per le diverse regioni, così come sottolineato dal commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri ha scritto alla Pfizer e ha sottolineato: “se i vaccini saranno meno del previsto il prezzo da pagare sarà in termini di vite umane. Perché se le dosi non arrivano entro la settimana il richiamo rischia di saltare. Parte della popolazione italiana nei cui confronti si sta effettuando questa prima fase di vaccinazione è costituita dalle fasce più deboli, come gli ultraottantenni, di regola accompagnati da una o più patologie. Quindi particolarmente esposti al rischio della vita. E per i quali non è immaginabile una sospensione o un ritardo nella somministrazione della seconda dose di vaccino. Arcuri è particolarmente infastidito anche dalla mancata spiegazione dell’azienda dei criteri del tagli definiti “arbitrari”. Nella mail di venerdì spedita ai territori e non al commissario Pfizer ha dichiarato che le consegne dei vaccini  subiranno ritardi a causa di lavori presso l’impianto in cui vengono prodotti.
La motivazione però convince poco sia la Ue che Arcuri: “Vogliono farci credere che un’azienda inizia i lavori e si accorge a tre giorni dalla consegna che non riuscirà a rispettare i tempi?” si chiede il commissario. Come riporta Open in questi giorni “qualcuno ha cominciato a ipotizzare che ci sia un ritardo tra i ritardi per l’Unione Europea e le recenti maxi forniture spedite a Emirati, Dubai e altri Paesi del Golfo e che cioè Pfizer abbia rivolto lo sguardo a più potenti e promettenti offerte. Al momento però non ci sono evidenze”.
Arcuri ha anche sottolineato che “è’ davvero sconsigliabile” utilizzare un tipo di vaccino anti-Covid per la prima dose e uno diverso per la seconda. Se ci si vaccina con Pfizer è consigliabile che la dose di richiamo la si faccia con lo stesso vaccino – ha spiegato -. Il termine di intervallo di tre settimane fra prima e seconda dose pensiamo che sia bene rispettarlo”

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