MANTOVA – La Lombardia è in pole per tornare zona arancione. Si attende la conferma dalla cabina di regia del pomeriggio che deciderà in base al monitoraggio settimanale ma i parametri Covid del territorio lombardo sembrerebbero andare tutti verso la possibilità di un allentamento delle misure, anche se rimane piuttosto critica la situazione nelle terapie intensive.
Lo stesso presidente Attilio Fontana si è più volte esposto nel corso della settimana verso questa soluzione, che darebbe fiato a tanti commercianti costretti a tenere chiuse le proprie attività da settimane.
La Lombardia tornerebbe infatti in arancione dopo più di un mese: da venerdì 5 marzo era scattato l’arancione rafforzato, su ordinanza del governatore Fontana, che aveva permesso di evitare il rosso per alcuni giorni. Questo però era arrivato comunque lunedì 16 marzo.
“I dati sono in lento ma graduale miglioramento. Farò di tutto, e chiederò alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione” ha ribadito ieri Fontana.
Intanto scende il valore dell’Rt nazionale a 0,92, la scorsa settimana era a 0,98. In calo anche il valore dell’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana. Sono questi i due valori più significativi del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà diffuso nel primo pomeriggio.
“L’indice Rt è in miglioramento, e alcune regioni passeranno in zona arancione” ha dichiarato a Sky TG24 il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
Per quanto riguarda le altre regioni Campania, Valle D’Aosta e Puglia dovrebbero restare regioni rosse, la Sardegna da arancione dovrebbe invece passare in zona rossa. Oltre alla Lombardia dovrebbero tornare in arancione Piemonte, Friuli, Emilia Romagna e Toscana. Ancora incerta la situazione della Calabria attualmente in rosso.