“Noi abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, la terza guerra mondiale. I 120 mila morti che ci sono stati da febbraio dell’anno scorso in più sono l’equivalente di ciò che è successo dal 10 giugno del 1940 all’8 settembre del 1943 (conteggiando i civili, i militari e anche i dispersi). In termini di vite umane quello che è successo è stata una catastrofe e i dati statistici ce lo dimostrano in maniera chiara”
E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, in occasione della presentazione dell’ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istituto di Statistica.
“Abbiamo visto che nel passato la speranza di vita si era progressivamente accresciuta, cioè ogni anno andava sempre meglio tranne qualche raro momento, il 2020 è stato invece un disastroso che ha segnato una forte riduzione della speranza di vita, circa un anno a livello nazionale e due anni e mezzo a livello lombardo. Vuol dire che siamo tornati indietro di 20 anni in certi posti, in provincia di Bergamo per esempio, ma in generale in Lombardia di almeno 10 anni. Mi auguro che il 2021, 2022 e il 2023 siano ben diversi dal 2020 ma ci dà una dimensione della portata di ciò che ha accaduto” ha sottolineato Blangiardo