MANTOVA – Settimana di pausa nazionali per il Mantova, utile a ricaricare le energie, ma soprattutto per preparare un rush finale dove bisognerà cambiare marcia. I biancorossi, scivolati al terzultimo posto, hanno davanti 8 partite, di cui 5 al Martelli. Di queste 8 gare totali, quattro possiamo definirle scontri diretti per la salvezza: a partire appunto dalla gara in casa col Sudtirol del 29 marzo, per proseguire con la trasferta di Brescia del 5 aprile. Gli altri confronti saranno invece nelle ultime due giornate con Salernitana (all’Arechi) e in casa con la Carrarese, sperando che servano ancora alla causa salvezza. Se usciamo invece dal computo degli spareggi salvezza, le altre partite vedranno l’Aciemme ospitare lo Spezia (il 13 aprile) e il Catanzaro (il 21); il 25 c’è il derby a Cremona, mentre il 1° maggio arriva al Martelli il Cesena.
QUEL MARTELLI CHE NON E’ PIU’ FORTINO BIANCOROSSO DA TROPPO TEMPO
Tre mesi esatti domani: da tanto il Mantova non vince al Martelli. Era il 21 dicembre 2024 quando i biancorossi ebbero la meglio sul Frosinone per 3-1. Poi il buio: in queste 12 settimane circa, soltanto una vittoria (l’unica in trasferta di tutto il campionato, peraltro, a Cittadella) e un ruolino di marcia horror. Se consideriamo le partite tra le mura amiche, il Mantova da quel momento ha totalizzato 2 punti nelle cinque gare casalinghe. Troppo poco per pensare di salvarsi. Soltanto la settimana scorsa mister Possanzini è stato blindato dal direttore tecnico Christian Botturi. Ma è chiaro che una svolta deve arrivare contro il Sudtirol, per non veder assottigliarsi ancora di più le speranze di salvezza di una squadra che, da Natale in poi, è precipitata da una relativamente tranquilla posizione di centroclassifica al terzultimo posto, il primo a garantire la retrocessione diretta.
IL SUDTIROL DA QUANDO C’E’ CASTORI VIAGGIA A VELOCITA’ DOPPIA RISPETTO AI BIANCOROSSI
Con 9 punti totalizzati nelle ultime 5 gare, il Sudtirol arriva da un momento di forma che gli ha permesso di levarsi dalle sabbie mobili della graduatoria. Ma in generale, dall’arrivo di Fabrizio Castori in panchina (proprio alla vigilia del match del Druso col Mantova, pareggiato 2-2), gli altoatesini hanno totalizzato 21 punti nelle 14 partite con il tecnico marchigiano (media di 1,5 punti, a differenza dei predecessori con 0,81 di media), contro i 12 del Mantova nello stesso periodo. Dunque, negli ultimi tre mesi circa i prossimi viaggiano quasi a velocità doppia. Per fermarli, e rilanciare le proprie speranze, occorre ritrovare quello smalto che sembra essere evaporato dalla gara di Modena in poi.