MANTOVA – “Sono passati vent’anni da quando Matteo, mio nipote, ha perso la vita in pieno centro a Castiglione delle Stiviere, sbalzato a 200 metri dal suo scooter da un’auto che sfrecciava ai 140 km/h con un conducente risultato positivo all’etilotest. Ancora oggi la mia mamma, la sua nonna, prepara il suo piatto a tavola, tutti i giorni, a pranzo e a cena. Fate attenzione alla velocità e all’alcol perché indietro non si torna e il vuoto che si lascia è incolmabile”.
Mentre Denis Annovazzi dell’Associazione familiari e vittime della strada racconta l’episodio che le ha cambiato la vita, al Mamu a Mantova questa mattina, i ragazzi – 319 in presenza e 834 collegati da remoto – stanno in silenzio. È la forza dell’esempio, di una formazione fatta da chi – in varie vesti – vive sulla propria pelle esperienze simili tutti i giorni. E che ancora una volta Autostrada del Brennero e Polizia Stradale hanno coinvolto in “ABC – l’Autostrada del Brennero in Città”, progetto didattico per la sicurezza stradale. Si chiude così con la tappa mantovana l’edizione numero nove della fortunata formula formativa che in otto edizioni ha coinvolto 23.032 studenti e nelle scorse settimane ha toccato tutte le altre cinque province attraversate dall’Autobrennero.
“Per un concessionario autostradale – ha esordito l’Amministratore Delegato di Autobrennero Diego Cattoni – la sicurezza è una priorità assoluta. Ogni anno quasi 3.000 persone perdono la vita sulla strada, come se un paese venisse cancellato dalla cartina geografica. Una realtà inaccettabile. Il progetto ABC, accanto agli investimenti in tecnologia, innovazione e manutenzione, è una delle strategie che Autobrennero mette in atto per fare la sua parte in questa battaglia con un obiettivo chiaro: arrivare a tassi di incidentalità prossimi allo zero”. Un concetto condiviso da Laura Patrizi, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Mantova: “Il numero di vittime che ogni anno si registra sulle strade è un prezzo davvero ancora troppo alto. Come Polizia Stradale noi facciamo di tutto per rendere le strade più sicure, è la nostra missione. La tecnologia ci supporta sempre di più, ma il cambiamento vero parte da qui, parte da voi. Voi, adottando comportamenti corretti e facendo attenzione quando siete alla guida, potete fare la differenza”.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali. Il Prefetto Gerlando Iorio e il Questore Giannina Roatta hanno sottolineato “l’importanza della formazione e dunque di progetti come ABC, accanto alla vigilanza, per ridurre il numero degli incidenti” mentre l’Assessore alla polizia locale, viabilità e mobilità sostenibile del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi ha incitato i ragazzi “a rispettare le regole” e il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani ha ricordato che “l’educazione stradale è educazione alla vita”. A portare i propri saluti c’erano anche l’assessore alla mobilità del Comune di Mantova Iacopo rebecchi, il vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Mantova Cristian Ferrarin, la vicepresidente della Croce Rossa di Mantova Marisa Giroldi, Antonella Ferrari, referente per l’educazione stradale dell’Ufficio scolastico territoriale, il direttore di Aci Mantova Giuseppe Pottocar, e Raffaele Federici, Dirigente del Centro Operativo Autostradale di Trento che ha voluto fare un saluto a un ospite speciale “Mauro Azzolini, un padre fondatore di questo progetto”, Dirigente di Autobrennero da poco in pensione e presente all’evento.
Quindi la parola è passata ai formatori di Autostrada del Brennero e della Polizia Stradale che hanno intervallato consigli pratici, da come informarsi prima e durante il viaggio in autostrada a cosa fare in caso di guasto al veicolo, con brevi filmati di incidenti avvenuti sulle autostrade e testimonianze correlate: i ragazzi hanno potuto toccare con mano come leggere un messaggio whatsapp, cambiare una canzone sul cellulare, mettersi alla guida dopo aver bevuto possa essere fatale. L’obiettivo di ABC è del resto quello di avvicinare gli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori, prossimi alla patente, al Codice della Strada, offrire loro gli strumenti per una corretta valutazione del rischio e promuovere un comportamento responsabile quando si viaggia in autostrada. Attimi di commozione si sono intervallati ai commenti dei giovani, a dimostrazione di una partecipazione convinta, favorita dalla diffusione attraverso la piattaforma Kahoot! di un quiz sui temi trattati. A rispondere meglio di tutti la 4ABS del Manzoni, che si aggiudicherà un premio.
Nell’ultima sessione i ragazzi si sono spostati nel villaggio della sicurezza, negli spazi esterni del Mamu. I partner dell’iniziativa hanno fatto vivere ai giovani, nelle 12 postazioni, un frammento dell’esperienza di un incidente: dalla guida in stato di ebbrezza con gli occhiali speciali di A22, ai simulatori di Aci, dai defibrillatori della Croce Rossa e del 118 all’etilotest della Polizia Stradale ai mezzi dei Vigili del Fuoco fino alla simulazione vera e propria di un intervento su un’auto incidentata.