14/2/1944 primo bombardamento di Mantova: il centro destra chiede una targa che ricordi le vittime

per i deceduti dei bombardamenti subiti dalla città di Mantova durante la II Guerra Mondiale

MANTOVA – Nel 77° anniversario del primo bombardamento di Mantova consiglieri comunali del centro destra a Mantova chiedono che il Comune deponga una targa commemorativa per i deceduti dei bombardamenti subiti dalla città di Mantova durante la II Guerra Mondiale. La richiesta è firmata da Pierluigi Baschieri, Stefano Rossi       Andrea Gorgati, Luca De Marchi, Lidia Bertellini, Eugenio Anceschi eTommaso Tonelli.
Questo il testo della richiesta:

Impossibile non ricordare le bombe che colpirono la città di Mantova ben 77 (settantasette) anni fa, il nostro capoluogo non può cancellare dalla memoria i suoi innocenti caduti sotto le bombe del 14 febbraio del 1944. Si tratta di un anniversario triste ma che non può passare nella totale indifferenza dei mantovani che hanno dimenticato le vittime innocenti del secondo conflitto bellico mondiale.

Furono gli ordigni bellici dei quadrimotori B-17 e B-24 US Air Force, decollati da Foggia all’alba del 14 febbraio con la scorta di caccia P-38 e P-47, che liberando il loro carico di fuoco mortale sui quartieri popolari, sventrarono completamente una palazzina in via Conciliazione n. 314 (angolo Viale delle Rimembranze- ora sede degli uffici comunali e dell’Asilo Charlie Chaplin) causando la morte di ben undici persone ( sette minori, tre donne di cui una gravida e un uomo in forza alla GNR) ed il ferimento di un numero non definito di civili.

Le vittime furono:

  • Maria Savino Toma di anni 38, nata a Melfi (Potenza) e moglie del Maresciallo dell’ 80° Fanteria Vincenzo Toma;
  • i suoi figli Salvatore di anni 13, Nunzio di anni 12 e Assunta di anni 3;
  • Amelia Losi Rizzeri di anni 30, nata a Rodigo;
  • i suoi figli Clotilde Rizzieri di anni 9 e Carla di anni 4;
  • Giulia Monard di anni 26, nata a Gorizia, e gravida del terzo figlio;
  • i suoi figli Rosanna di anni 4 e Gianfranco di anni 3;
  • Fulvio Azzolini di anni 45, nato a Vetto (Reggio Emilia), maggiore della Guarda Nazionale Repubblicana.

Per tutte le vittime si tennero funerali solenni in Sant’Andrea presieduti dal Vescovo- Monsignor Domenico Menna.

Corre l’obbligo di ricordare che bombe quel giorno non caddero solo in via Conciliazione, ma anche sull’ala posteriore del pensionato delle Suore della Carità, in via Solferino, distruggendo sette stanze. Solo grazie alla buona sorte, le anziane ospiti si misero in salvo nel rifugio.

Alla fine del conflitto bellico la sola città di Mantova conterà 99 episodi analoghi, il più cruento fu quello del 14 Luglio 1944 che comporto 74 (settantaquattro) vittime e centinaia di sfollati.

Questi episodi sono tristemente stati nascosti alla memoria delle nostre generazioni e vengono tramandati solo attraverso studi tematici approfonditi o tramite il racconto commovente delle persone che la seconda guerra mondiale l’ hanno vissuta in prima persona.

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

A posizionare di una targa commemorativa che ricordi il triste episodio bellico e gli 11(undici) morti innocenti di via Conciliazione n. 314.

VEDI ANCHE: 14 febbraio di 77 anni fa, il primo bombardamento su Mantova. 11 le vittime tra cui 7 bambini