25 aprile 2020, De Marchi: “No a “Bella Ciao”, si alla “Canzone del Piave”

MANTOVA – “In un momento così drammatico è giunta l’ora di trasformare il 25 aprile da una giornata di pochi, divisiva e d’odio in un’occasione di unione nazionale”. A dirlo Luca de Marchi, consigliere comunale Fratelli d’Italia.
Bella ciao”  – spiega De Marchi – oggi è la canzone dei centri sociali, delle sardine e di tutti quelli che, in ogni contesto, più che “trovato l’invasor” preferiscono “ho invitato l’invasor”, ma soprattutto è una canzone cantata come inno discriminatorio contro tutti quelli che non la pensano come loro”.
Sono tante, troppe – secondo De Marchi – le scuole in cui viene insegnata questa canzone, così come sono tante, troppe le conferenze divisive e spesso scorrette, per esempio quando parlano di foibe ed esodo, organizzate dall’ANPI.
Oggi che siamo nel pieno di un’altra guerra abbiamo bisogno di unità e di una canzone che possa ispirarci.
“Naturalmente c’è l’Inno di Mameli – conclude De Marchi –  ma per il 25 aprile non si può non appoggiare l’iniziativa di Cultura Identità, prontamente accolta dal Vicepresidente del Senato Ignazio La Russa e dalle Senatrici Daniela Santanché e Isabella Rauti e dall’onorevole Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia: il 25 aprile alle 12 va esposto il tricolore e cantata la canzone del riscatto, dell’unità e della vittoria: la Canzone del Piave.