BORGO VIRGILIO – Durante la pandemia da Covid 19 la vita delle persone anziane è cambiata nello stesso modo in cui è cambiata la vita di tutta la popolazione. Tuttavia, l’impatto che le restrizioni hanno avuto sugli anziani è particolare proprio in relazione alla più frequente situazione di “fragilità” fisica e cognitiva che contraddistingue questo target di persone.
La necessità di ridurre le interazioni sociali ha drammaticamente ridotto lo “spazio vitale” di molti anziani, con un impatto negativo non solo sullo stato di funzione fisica ma anche sul tono dell’umore e a volte anche sulla performance cognitiva.
L’isolamento domestico ha comportato una significativa riduzione del livello di attività fisica con conseguenze negative in particolare nei soggetti affetti da osteoporosi, artrosi, malattie neurologiche come il Parkinson, diabete mellito, malattie cardiovascolari.
Da un punto di vista psicologico poi gli anziani hanno ora una percezione più acuta della perdita, legata ad una prospettiva del futuro inevitabilmente più ristretta, e le rinunce imposte dalla pandemia sono diventate più dolorose.
Non da ultimo i minori contatti, l’isolamento e la paura di contrarre l’infezione ha molto spesso causato un differimento di cure mediche con una variabilità interindividuale importante, spesso legata a differenze culturali ed economiche, ad esempio in termini di accesso a internet e/o utilizzo di smartphone per video chiamate.
Un quadro che viene descritto dal servizio sociale del Comune di Borgo Virgilio dove sono arrivate moltissime richieste di aiuto al fine di garantire un costante monitoraggio di quelle persone anziane che spesso sole, vivono a domicilio.
Si è pensato pertanto a nuove forme di vicinanza nei confronti di chi, ormai non più giovane, incontra maggiori difficoltà nel contesto post pandemico.
Accanto perciò ai servizi tradizionali (sad, adi) è stata messa in campo una nuova figura identificata nell’infermiere di comunità che, a fianco dei medici di base e ei servizi sociali comunali ha agito da collante tra i diversi livelli e ha garantito un monitoraggio costante delle situazioni degli anziani più fragili.
Da gennaio 2022 13 sono stati gli anziani monitorati dall’infermiere di comunità che, su indicazione dei medici di medicina generale del territorio, necessitavano di un intervento a domicilio.
Grazie alla partnership tra Comune di Borgo Virgilio (Settore servizi sociali) e Cooperativa Sociale C.S.A. nel primo semestre dell’anno sono stati effettuati 61 accessi dell’infermiere di comunità che hanno garantito una presenza preziosa nelle abitazioni degli anziani “fragili” al fine di permettere la permanenza in sicurezza al domicilio e un costante monitoraggio dei parametri essenziali.
Sono state complessivamente svolte 52 ore di attività e l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di implementare questo servizio, di cui il Comune di Borgo Virgilio si è mostrato precursore e che ha riscosso molto apprezzamento da parte degli anziani stessi e delle famiglie al fine di garantire percorsi di vita possibile a domicilio.