A Mantova 55 giorni di superi dei limiti di PM10 nel 2021. Regione: “in Lombardia migliora la qualità dell’aria”

I giorni di superamento dei valori limite del PM10 dal 2011 al 2021

MANTOVA – Prosegue il miglioramento della qualità dell’aria in Regione Lombardia. Nel 2021 in tutte le stazioni del territorio regionale è stato rispettato il valore limite sulla media annua di 40 µg/m³.

Questi alcuni dei dati presentati dall’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, durante la conferenza stampa in cui è stata illustrata la situazione dell’inquinamento in Lombardia nel 2021 alla quale è intervenuto anche il presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) Stefano Cecchin.
Per quanto riguarda la città di Mantova lo scorso anno si sono registrati 55 giorni di superi  del valore limite giornaliero di PM10 (50 µg/m³), 20 giorni ancora sopra dunque al limite che la normativa fissa in 35 giorni.
Il dato è però migliore a quello dei due anni precedenti ma al di sopra di ben 21 giorni rispetto ai 34 giorni di superamento dei limiti registrati nel 2018. Quest’ultimo è stato l’anno con la situazione migliore dal 2011, l’unico in cui Mantova è rimasta al di sotto dei 35 giorni fissati dalla normativa.
Come si può vedere dalla tabella a Mantova complessivamente l’inquinamento da PM 10 negli ultimi 10 anni è diminuito, esattamente come accaduto nel resto della regione.
“Analogamente al PM10, anche per il PM2.5 il dato 2021 conferma il trend in progressiva diminuzione nel corso degli anni – è stato spiegato durante la conferenza stampa – con valori in miglioramento rispetto al 2020 per quasi tutte le stazioni e, in qualche città tra cui Mantova (le altre sono Monza, Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese), inferiori o uguali al dato più basso mai registrato negli anni precedenti.
Se si restringe l’analisi ai capoluoghi, nel 2021 – anno ancora in parte interessato da provvedimenti di limitazione delle attività causa pandemia – si sono registrati superamenti del valore limite sulla media annua (40 µg/m³) solo a Brescia e Milano, mentre nel 2020 ciò era accaduto anche a Monza.
Anche l’ozono ha visto un più limitato numero di sforamenti delle soglie di informazione e di allarme rispetto agli anni precedenti e, come ormai da anni, benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo si attestano ampiamente sotto i limiti”.

METEO E RESTRIZIONI COVID – Il parziale riavvio delle attività rispetto ai provvedimenti di lockdown che hanno caratterizzato il 2020 non ha influito sul trend di costante miglioramento della qualità dell’aria, nonostante nel 2021 anche le condizioni meteoclimatiche non siano state, in generale, particolarmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti. Infatti, se nei mesi più freddi, sia all’inizio che alla fine dell’anno, la precipitazione cumulata è stata prossima alla media degli stessi mesi del periodo 2006-2020, dicembre è invece risultato piuttosto secco e a marzo le precipitazioni sono state tra le più basse mai registrate.

IL RUOLO  E LE ATTIVITA’ DI ARPA – “Anche nel 2021, nonostante le molte difficoltà causate dalla pandemia, le attività di Arpa Lombardia non si sono fermate, in particolare quelle di monitoraggio della qualità dell’aria – tematica così rilevante per la nostra Regione – che sono proseguite senza sosta, sia attraverso le stazioni della rete di monitoraggio regionale, sia con l’integrazione dei dati rilevati mediante stazioni mobili utilizzate per campagne temporanee di approfondimento effettuate in 21 Comuni lombardi” ha detto il presidente di Arpa Lombardia, Stefano Cecchin.

AZIONI PER MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ ARIA – “Regione Lombardia – ha proseguito l’assessore Cattaneo – ha avviato nel 2021 misure di incentivazione che complessivamente ammontano a 456,9 milioni di euro. E interessano vari settori. A dimostrazione che c’è un’attenzione continua del governo regionale a politiche che guardano al miglioramento della qualità dell’aria”.

I TRASPORTI – I trasporti con 289,5 milioni di euro per il settore dei trasporti, così composto: rinnovo del parco circolante del TPL, degli enti pubblici, dei cittadini (269,1 milioni di euro), infrastrutture di ricarica elettrica (15,9 milioni di euro) e sistemi di controllo dei veicoli inquinanti (4,5 milioni di euro).

L’ENERGIA – Il settore dell’energia, con 59,4 milioni di euro per la sostituzione di impianti di riscaldamento inquinanti (25 milioni di euro) e per impianti a fonti rinnovabili per le strutture pubbliche (34,4 milioni di euro).

L’AGRICOLTURA – L’agricoltura con 108 milioni di euro per interventi per la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera e per la sostenibilità delle aziende agricole (95 milioni di euro) e per la piantumazione di aree urbane (13 milioni di euro).

NUOVE MISURE PER IL 2022 – “Regione Lombardia – ha ricordato l’assessore Cattaneo – come già annunciato a dicembre, a marzo aprirà un bando per la sostituzione degli impianti termici a biomassa. Abbiamo previsto 12 milioni di euro destinati in prevalenza ai cittadini oltre che a PMI e Onlus. Rifinanzieremo con 2 milioni di euro gli incentivi per la sostituzione veicoli inquinanti degli enti pubblici. Sono in apertura i bandi rivolti destinati al settore agricolo e volti alla riduzione delle emissioni di ammoniaca”.