Oggi alle 15.30 nella chiesa del Gradaro i funerali del notaio Mario Nicolini

Addio al notaio Mario Nicolini: fu presidente della Fondazione Comunità Mantovana e si impegnò molto per il sociale
MANTOVA – I funerali del notaio Mario Nicolini,  spentosi nella notte tra lunedì e martedì nella sua casa in città a 78 anni, si tengono oggi 10 febbraio alle ore 15.30 nella chiesa di Santa Maria del Gradaro. Personaggio molto conosciuto per la sua attività professionale ma anche per il suo impegno in alcune delle istituzioni del territorio, prima fra tutte la Fondazione Comunità Mantovana di cui è stato uno dei promotori e di cui divenne anche presidente dal 2010 al 2016 come lo è stato il suo inseparabile amico Stanislao Cavandoli.
Una presidenza quella di Nicolini contraddistintasi soprattutto per l’impegno per il sociale. Tematica questa a lui molto cara anche al di fuori della Fondazione.
Degli anni in cui guidò la Fondazione si ricordano in particolare il progetto triennale “Fondo Famiglie con figli colpite dalla crisi economica”: un fondo voluto per aiutare le famiglie dell’alto mantovano che a causa della crisi economica che aveva colpito soprattutto il settore della calza.  Il sostegno della Fondazione garantiva la continuità dei servizi educativi e socio sanitari in modo da non interrompere o sospendere l’educazione dei figli.
Mario Nicolini è stato poi promotore di un ciclo di seminari sulla cultura del dono “Le cinque E del Dono: il dono è economico, etico, estetico, esistenziale, educativo”.
Era secondo di quattro fratelli il più giovane dei quali, Luca, è stato l’indimenticato fondatore e patron del Festivaletteratura scomparso il maggio scorso.
Vasto il cordoglio che si è diffuso subito in mattinata alla notizia della scomparsa del notaio. Tra le prime attestazioni sui social quella dell’avvocato nonchè ex sindaco di Mantova Sergio Genovesi che scrive: “Un ultimo saluto all’anima bella di Mario Nicolini, il mio notaio ed il mio amico sapiente. Raggiunge Peppo, Marta e Luca. Mantova ne farà memoria per i segni lasciati da questa sua famiglia. Io custodisco nel mio cuore ricordi indelebili e abbraccio Carla, Sara, Matteo, Pietro, gli amatissimi fratelli e nipoti, tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Arrivederci, caro Mario”.
Lo stesso Genovesi ricorda i tanti momenti trascorsi con l’amico, spesso anche casuali dal momento che avevano gli studi nella stessa strada: ne ricorda l’intelligenza vivace, l’immancabile gentilezza e la grande simpatia. “Racchiudeva in sé le caratteristiche migliori di quella grande famiglia da cui proveniva, con il papa Giuseppe “Peppo” anche lui notaio, consigliere comunale, una delle figure di maggior spicco della Mantova degli anni ’50-60,la mamma Marta, figura indimenticabile e i suoi fratelli Giovanni, oggi sacerdote a Bologna, Gisella e l’indimenticato Luca” commenta Genovesi.

 

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