Aggiudicati progettazione e direzione lavori per il recupero di Villa Grassetti a Suzzara

Aggiudicati progettazione e direzione lavori per il recupero di Villa Grassetti a Suzzara

Suzzara – Nell’ambito dei lavori di restauro e ripristino con miglioramento sismico di Villa Grassetti, finanziati dalla Regione con fondi per la ricostruzione post sisma, sono stati aggiudicati i servizi tecnici di per progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, e coordinamento per la sicurezza al raggruppamento temporaneo di professionisti, composto dalle consorziate di Mythos, lo Studio Associato di Architettura e Restauro Cristinelli & Cristinelli, Polaris studio associato, Campagnola Restauro e gli archh. Maso e Sforza.
Per la progettazione sono stati stanziati 750mila euro complessivi, inseriti nel quadro economico dell’opera di quasi 10 milioni di euro che, insieme al Teatro Guido, rappresenta uno dei capitoli di spesa più consistenti tra le opere pubbliche.

Nel 2016 l’Amministrazione comunale ha partecipato alla manifestazione di interesse per i beni di interesse culturale danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 a rischio di conservazione secondo quanto previsto da un’ordinanza regionale, candidando Villa Grassetti per un intervento di ripristino dei danni da sisma del 2012, restauro e miglioramento sismico. La Regione ha approvato l’elenco dei beni immobili di interesse storico culturale a rischio di compromissione e nel 2020 ha confermato il contributo, consentendo di dare il via a tutte le fasi della procedura, affidata alla CUC – Centrale unica di committenza dell’Oltrepò Mantovano. Il primo step è rappresentato appunto dalla progettazione, da poco aggiudicato dopo procedura di gara pubblica.

Il complesso di Villa Grassetti sorge su terreno che era situato sulla sponda meridionale dell’antico corso d’acqua di Zara. I Grassetti iniziarono la costruzione della villa nel 1560, come casa padronale di governo della corte agricola. Dal 1579 fu attestata quale bene del duca di Mantova, a cui subentrarono successivi diversi proprietari. Nell’evoluzione verso la struttura attuale del complesso furono decisivi i lavori intrapresi dalla Curia a fine ‘800. Nei primi decenni del ‘900 però la villa cadde in progressivo disuso, fino all’abbandono nel secondo dopo guerra. Infine, nel 1975, fu stipulato il contratto di cessione della villa tra la Curia ed il Comune di Suzzara. Oggi la villa si presenta con un corpo centrale rettangolare a tre piani con copertura a padiglione, dal quale si aprono ali a nord e a sud di impianto simmetrico rispetto al nucleo, allineate alle facciate.

Per l’importanza storica dell’edificio, l’intervento di riparazione e miglioramento sarà ispirato ai criteri di tutela e conservazione dei caratteri storici ed artistici dei materiali, delle strutture, delle decorazioni e di ogni componente sottoposto a tutela. L’obiettivo che si perseguirà con l’intervento di restauro è quello di riportare alla collettività un patrimonio storico importante e di elevata valenza culturale. Il tema della valorizzazione è imperniato su tre principali aspetti, quali la messa in sicurezza del bene, la tutela del bene, la valorizzazione tramite rifunzionalizzazione dello stesso. Per conseguire gli obiettivi indicati, l’intervento sarà improntato ai criteri generali di massima reversibilità, minima invasività, durabilità e minimo intervento.