SUZZARA – Ricominciamo con un abbraccio. È l’auspicio che il sindacato dei pensionati SPI CGIL Lombardia augura alle rsa consegnando in dono una “stanza degli abbracci”. Un dono che domani, martedì 9 marzo, verrà ufficializzato anche nella casa di riposo “Luigi Boni” di Suzzara che attualmente dispone di 162 posti letto e 120 dipendenti.
“L’iniziativa è nata dall’esigenza di compiere un gesto concreto per tutti gli anziani che ancora soffrono per la solitudine e per la mancanza di un contatto fisico con i propri famigliari”
A pochi giorni dalle prime consegne di Pavia, Lodi, Alzano Lombardo e Milano, è il turno della provincia di Mantova. Le stanze degli abbracci, che il sindacato dei pensionati lombardo ha acquistato, sono complessivamente 17: una per ogni comprensorio territoriale (le 12 province più la Valcamonica e il Ticino Olona). Alcuni territori hanno poi raddoppiato acquistando loro stessi una stanza degli abbracci da donare.
“Abbiamo cercato di individuare nei territori le RSA in maggiore difficoltà economica, la consegna nelle altre province avverrà nell’arco di poche settimane. Ora che la campagna vaccinale, per quanto riguarda gli ospiti delle RSA, si sta completando anche in Lombardia, vogliamo che i nostri anziani possano pensare al futuro con maggiore serenità e tornare il prima possibile ad una vita normale. Questo è il nostro piccolo contributo per far sentire loro la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per tutto quello che hanno fatto per noi”, ha spiegato Federica Trapletti, segretario dello SPI regionale.
“Certo – ha aggiunto Valerio Zanolla, segretario Generale dello SPI Lombardia – con questo nostro contributo sappiamo bene di non risolvere il grave problema della pandemia che necessita di una azione congiunta tra scienza e politica. La scienza impegnata nella ricerca e la politica nell’approntare iniziative celeri per proteggere la popolazione e soprattutto vaccinarla”.
“L’iniziativa è nata dall’esigenza di compiere un gesto concreto per tutti gli anziani che ancora soffrono per la solitudine e per la mancanza di un contatto fisico con i propri famigliari”
A pochi giorni dalle prime consegne di Pavia, Lodi, Alzano Lombardo e Milano, è il turno della provincia di Mantova. Le stanze degli abbracci, che il sindacato dei pensionati lombardo ha acquistato, sono complessivamente 17: una per ogni comprensorio territoriale (le 12 province più la Valcamonica e il Ticino Olona). Alcuni territori hanno poi raddoppiato acquistando loro stessi una stanza degli abbracci da donare.
“Abbiamo cercato di individuare nei territori le RSA in maggiore difficoltà economica, la consegna nelle altre province avverrà nell’arco di poche settimane. Ora che la campagna vaccinale, per quanto riguarda gli ospiti delle RSA, si sta completando anche in Lombardia, vogliamo che i nostri anziani possano pensare al futuro con maggiore serenità e tornare il prima possibile ad una vita normale. Questo è il nostro piccolo contributo per far sentire loro la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per tutto quello che hanno fatto per noi”, ha spiegato Federica Trapletti, segretario dello SPI regionale.
“Certo – ha aggiunto Valerio Zanolla, segretario Generale dello SPI Lombardia – con questo nostro contributo sappiamo bene di non risolvere il grave problema della pandemia che necessita di una azione congiunta tra scienza e politica. La scienza impegnata nella ricerca e la politica nell’approntare iniziative celeri per proteggere la popolazione e soprattutto vaccinarla”.
La stanza:
Si tratta di strutture gonfiabili, prodotte in provincia di Torino, a Reano, da un’azienda produttrice di mongolfiere e strutture gonfiabili, che ha voluto fare la sua nel fronteggiare l’emergenza COVID-19 producendo le stanze degli abbracci. Sono facilmente collocabili sia dentro che fuori dagli edifici, all’interno delle quali, in totale sicurezza e, seppur separati da una parete in PVC, ci si potrà nuovamente abbracciare.