Baschieri (Fi): “Se il Comune aumenterà l’Imu in città, conseguenze negative su un mercato immobiliare già provato”

MANTOVA – “Acquistare un immobile nel capoluogo virgiliano con l’ambizione di fare un investimento redditizio è quasi impossibile. Primo perché il mercato delle compravendite si è notevolmente contratto negli anni secondo perché l’imposizione tributaria pesa tantissimo e ne condiziona le scelte”. A dirlo è il consigliere comunale d’opposizione del capoluogo virgiliano Pierluigi Baschieri (Forza Italia).
“Se nelle prossime settimane verrà approvato il bilancio preventivo comunale nell’aula consigliare di via Roma ci troveremo l’ennesima misura repressiva a danno di coloro che affittano il proprio immobile sul libero mercato – prosegue l’esponente azzurro -, l’aliquota IMU passerà dal 9,6 al 10,6 per mille e raggiungerà il livello massimo consentito dalla normativa”.
“Doveroso è rammentare che Mantova risulta essere uno dei capoluoghi più cari della Lombardia per i proprietari diversi dalla abitazione provinciale con i suoi 1.066 euro di media versati nelle casse dell’erario comunale. Ma la beffa – osserva – è data dalle rendite catastali, ferme ai valori stabiliti nel lontano 1991, che vede la città di Mantova tra le prime 10 città con un importo figurativo superiore al prezzo di mercato. In sostanza il prezzo medio di mercato è già inferiore al valore catastale. Tradotto: i mantovani riconoscono al comune ed allo Stato importi più alti per le tasse che colpiscono il patrimonio immobiliare rispetto alla maggior parte degli altri capoluoghi”.
“In questa fase storica in cui l’inflazione sta comportando l’aumento dei prezzi di tanti beni di largo consumo e dei servizi offerti dal mercato a causa dello spropositato aumento dei prezzi di luce- gas e carburanti – incalza il consigliere forzista -, questa manovra comunale non fa altro che alimentare un circolo vizioso. Insomma è solo un modo per far cassa voluto dal centro sinistra, esattamente come l’introduzione del pagamento della sosta per i parcheggi dell’Anconetta e della zona del Gradaro”.
“A subirne le conseguenze saranno i 5.500 contratti di locazione stipulati nel perimetro virgiliano, per i quali solamente il 25 per cento è a canone concordato. E’ inevitabile che questo odioso balzello prima o poi si riverserà dalle tasche dei proprietari immobiliari agli ignari affittuari che con ogni probabilità vedranno lievitare i costi degli affitti sul mercato mantovano”.
“Forza Italia è da sempre contraria alle eccessive tasse sul patrimonio immobiliare, non a caso l’ICI prima casa fu abolita dal governo Berlusconi nel 2008 – conclude Baschieri -. Impossibile non presentare degli emendamenti al bilancio per ridurre le entrate derivanti dall’eccessiva imposizione tributaria a danno del patrimonio di tanti risparmiatori mantovani”.