Baschieri (Forza Italia): “Dallo stato fondi ridicoli per le scuole mantovane”

MANTOVA – Il mese di settembre si avvicina e la riapertura delle scuole si avvicina ogni giorno di più. Il 14 settembre la prima campanella dell’anno e le scuole mantovane si devono attrezzare per farsi trovare pronte alla ripresa.

Quello del 14 settembre sarà il primo giorno in classe, dell’era post Covid e le forze politiche locali d’opposizione si stanno interrogano ora su come sarà la riapertura e come stanno lavorando gli amministratori, per favorire una ripresa in totale sicurezza.

“Non vi è dubbio che i dirigenti scolastici siano stati lasciati soli nella complicata organizzazione del rientro a scuola degli studenti e degli insegnanti previsto per il prossimo 14 settembre  – spiega in una lettere il Consigliere di minoranza di Forza Italia Pierluigi Baschieri -. Le linee guida emanate dal ministero dell’istruzione per il ritorno in presenza ed in sicurezza sono solo piene di buoni propositi ma nella realtà servono più risorse economiche per adeguare spazi obsoleti e non sempre in grado di ospitare gli studenti con le dovute distanze.

Se da Roma pensano di risolvere il problema con i banchi a rotelle si sbagliano di grosso e dimostrano di non conoscere la realtà scolastica italiana. Il ministro Azzolina sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha dimostrato tutta la sua inesperienza politica e l’incapacità di gestire un sistema scuola che è fermo alla riforma Gentile del 1924.

Vorrei sapere dal Sindaco, anche commissario all’edilizia scolastica grazie al decreto scuola dell’aprile scorso, e dall’Assessore all’Istruzione se si è provveduto a raccogliere le istanze delle varie scuole ed a organizzare la conferenza dei servizi. Nessuno ha compreso, a partire dalle famiglie degli alunni, se serviranno spazi aggiuntivi rispetto alle aule disponibili nei plessi scolastici. E’ da due mesi che il centro sinistra ci dice che sta cercando nuovi spazi, ma poi tutto tace.

Dallo Stato sono arrivate le solite briciole, per l’esattezza 160.000 da investire nella riqualificazione degli spazi didattici e delle aule. Se la provincia è impegnata nell’organizzare l’avvio dell’anno scolastico per le scuole superiori mantovane, il comune capoluogo è competente per nidi, scuole del’infanzia e primarie. Da qui mi chiedo se il Piano Mantova che verrà in consiglio comunale la prossima settimana contenga una parte dedicata alla scuola ed alla didattica al tempo del Covid-19.

E’ vero che siamo nel pieno della campagna elettorale ma non possiamo snobbare la scuola e pensare solo alle prossime elezioni. Garantire un rientro in sicurezza ai tanti ragazzi mantovani è un dovere non solo politico. Questo centro sinistra deve chiarire cosa vuole fare con la scuola e come la politica può aiutare i dirigenti scolastici”.

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