Bassa col fiato sospeso: inizia la conta dei danni, ma oggi sono previsti altri temporali

BASSO MANTOVANO – Un territorio col fiato sospeso, quello del Destra Secchia: ieri il maltempo ha flagellato Ostiglia, Revere e Serravalle a Po, territori su cui si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua estremamente localizzata. Sono 70 i millimetri di pioggia, che hanno fatto completamente saltare ogni possibilità di normale deflusso dell’acqua piovana, allagando numerosi punti di queste località. “A Revere è grandinato, prima del temporale – spiega il sindaco di Borgo Mantovano Alberto Borsari -, uno dei peggiori scenari possibili. Abbiamo già chiesto alla popolazione di fare una prima quantificazione dei danni, che sono stati molti per quanto riguarda abitazioni e scantinati”. Un’attività storica di Revere, l’azienda Dalla Libera, ha subìto anche il crollo del tetto. Numerosissimi (oltre 100) e tempestivi gli interventi dei Vigili del Fuoco, che hanno dovuto mettere in sicurezza anche la zona della casa di riposo di Revere, invasa dall’acqua. In tarda serata c’è stato anche lo sgombero di una persona anziana dall’abitazione, perché non era possibile liberare la casa dall’acqua. E le previsioni del tempo per oggi non sono positive: “L’acqua dei fossi è a livello della strada – prosegue il sindaco Borsari – basta poco per creare nuovi problemi: ci stavamo ancora leccando le ferite per il temporale di eccezionale intensità della settimana scorsa, e ieri abbiamo avuto una replica. Nelle due giornate in questione è caduta la stessa pioggia che dovrebbe cadere in 7/8 mesi: nessun sistema fognario è in grado di assorbire questa situazione. Ringrazio protezione civile e consorzio di bonifica Terre dei Gonzaga che con l’impiego di idrovore sta tentando di abbassare il livello delle acque dei canali il più in fretta possibile. Restiamo col fiato sospeso, sperando che i fenomeni temporaleschi previsti per il pomeriggio siano di minore entità”. Il sindaco Borsari si appella alle istituzioni di livello superiore perché si realizzino progetti organici e coordinati per prevenire queste situazioni: “I comuni non hanno le risorse per realizzare infrastrutture atte a scongiurare questi eventi, che diventano sempre meno episodici e sempre più ricorrenti. Ad esempio noi stiamo portando avanti il progetto di una vasca di laminazione da 2 milioni di euro, ma i lavori stanno andando a rilento per problematiche legate al fallimento della ditta costruttrice. In questi casi si lasciano i sindaci, gli uffici tecnici, la protezione civile e i consorzi a fronteggiare i disastri: servono azioni di più ampio respiro”.