Botte e minacce per rapinare una bici: arrestati sei bulli

Botte e minacce per rapinare una bici: arrestati sei bulli

CASTELNUOVO DEL GARDA – Era il pomeriggio di sabato scorso, 30 maggio, quando ai carabinieri di Peschiera del Garda è arrivata una telefonata che li informava di una rissa in corso, lungo la spiaggia in località Campanello a Castelnuovo del Garda.
Sul posto sono intervenuti subito i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, supportati da altre due pattuglie della compagnia di Intervento Operativo del IV° Battaglione “Veneto” di Mestre, presenti nell’area gardesana per l’esecuzione di servizi finalizzati al contrasto delle violazioni alle misure per il contenimento della diffusione del covid.
Arrivati alla spiaggia i carabinieri militari sono stati avvicinati dalla persona che aveva dato l’allarme e che gli ha indicato il gruppo dei sei ragazzi presunti autori della rissa.
Questi ultimi, avendo notato l’arrivo dei carabinieri, avrebbero cercato di allontanarsi ma sarebbero stati raggiunti dai militari ed accompagnati in caserma per l’identificazione.
Nel frattempo, secondo quanto spiegato dagli stessi carabinieri, altri tre giovani di 22, 21 e 17 anni, tutti residenti a Castelnuovo del Garda, si sarebbe avvicinato ai militari, riferendo loro che poco prima sarebbero stati aggrediti e picchiati proprio da quei ragazzi che stavano per essere accompagnati in caserma.
Uno dei tre avrebbe anche presentato una  ferita sul braccio che sanguinava ancora e diversi lividi e escoriazioni su viso e corpo. Il ragazzo, recatosi poi al Pronto Soccorso di Peschiera, ha avuto una prognosi di dieci giorni.
I tre avrebbero quindi spiegato ai carabinieri che il tutto sarebbe iniziato quando uno di loro sarebbe stato avvicinavano da altri due giovani i quali, dopo aver espresso giudizi positivi sulla sua bicicletta, avrebbero manifestato la volontà di impossessarsene a tutti i costi, avanzando strane proposte d’acquisto alle quali il ragazzo avrebbe più volte risposto con un rifiuto.
Al no del giovane uno dei due avrebbe quindi spostato l’attenzione su una sua amica  facendole degli apprezzamenti espliciti poi, continuando la provocazione, gli ha chiesto se tenesse più alla sua bicicletta o alla ragazza.
A quel punto il proprietario della bici avrebbe chiesto più volte di essere lasciato in pace, ma invece uno dei due prepotenti avrebbe chiamato altri ragazzi e, anche loro hanno iniziato con le minacce.
Ad aiutare il ragazzo sarebbero quindi arrivati due amici che erano in zona per svolgere attività fisica. Ma questo non avrebbe impedito al gruppo di bulli prima di proseguire con le minacce, con anche delle bottiglie di vetro rotte prese da dei cestini di rifiuti e poi addirittura di accerchiare e picchiare i giovani.
Dopo aver raccolto tutti gli elementi del caso i carabinieri hanno  arrestato con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso, M.D. classe 1999 residente a Mantova, K.A. classe 1999 residente a Mantova, C.G. classe 2001 residente a Mantova, G.M.J.R. residente a Verona, ed i due minori D.S. classe 2003 e R.M. classe 2004 entrambi residenti a Mantova, tutti con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona. Oltre a ciò, i giovani arrestati sono stati anche multati per la violazioni delle misure anti Covid-19.
Il pm di turno della Procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Venezia, in base a quanto riportato dai carabinieri, ha disposto che i due minori venissero affidati ai loro genitori e trasferiti presso le rispettive abitazioni di Mantova, in regime di arresti domiciliari in attesa della convalida che si terrà nei prossimi giorni.
Il pm della Procura della Repubblica di Verona, ha invece disposto l’accompagnamento dei quattro maggiorenni presso  il carcere Montorio: ieri sono stati rimessi in libertà.