Bufera a Montecitorio: cinque deputati prendono il bonus da 600 euro

Cinque deputati avrebbero chiesto e ottenuto il bonus per le partita Iva, una delle misure varate dal governo per fronteggiare la crisi dovuta all’emergenza coronavirus. La notizia, diffusa da Repubblica, è stata segnalata dall’Inps, che eroga il contributo. E subito si scatena la polemica, con tanto di richiesta ai deputati di venire allo scoperto (i dati personali, compreso nome e cognome, sono protetti dalle norme sulla privacy), restituire il maltolto e dimettersi.
La segnalazione dei cinque deputati che avrebbero richiesto e percepito il bonus per le partita Iva è arrivata dalla direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell’Inps, struttura ad hoc voluta dal presidente Pasquale Tridico con l’obiettivo di individuare i truffatori. In base alla segnalazione, cinque parlamentari avrebbero incassato dall’Inps il bonus da 600 euro mensili (poi elevato a 1000 euro) introdotto dai decreti varati dal governo (tra cui il dl Rilancio) per sostenere autonomi e partite Iva, categorie gravemente colpite dalla crisi conseguente al lockdown.
Intanto è ‘caccia ai nomi’, e filtrano le prime indiscrezioni. Autorevoli fonti parlamentari hanno riferito all’Agi che tre dei cinque deputati ‘incriminati’ sono della Lega. Gli altri due sarebbero uno di Italia viva (anche se fonti del gruppo alla Camera spiegano che al momento non risulterebbe) e uno del Movimento 5 stelle, ma c’è anche chi parla di un parlamentare fuoriuscito dal gruppo pentastellato. E tra i destinatari del bonus ci sarebbero anche assessori e consiglieri regionali nonché sindaci (in tutto circa 2mila).
Netta la presa di posizione del presidente della Camera, Roberto Fico: “È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite Iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di la’ di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre”, scrive la terza carica dello Stato su Facebook.
Unanime la condanna da parte di tutte le forze politiche che siedono in Parlamento.