MEDOLE – Mercoledì scorso, 30 agosto, era rimasto intrappolato a nove metri di profondità in un pozzo al santuario Madonna di San Polo a Lonato del Garda, nel Bresciano dove era sceso per aiutare un collega che aveva accusato un malore a causa della presenza di gas, ma a sua volta era stato male per aver respirato fumi tossici nel pozzo.
Dopo esser stato soccorso ed estratto dal pozzo dai Vigili del Fuoco, Gianfranco Corso, operaio 50enne di Medole, era stato trasportato all’ospedale, e così il collega. Le sue condizioni inizialmente non sembravano preoccupanti ma poi si sono aggravate fino al decesso avvenuto la notte scorsa agli Spedali Civili di Brescia.
Proprio i fumi tossici inalati potrebbero essere stati la causa della morte. il 50enne lavorava per una ditta di spurghi di Carpenedolo.