MANTOVA – “Il nuovo metodo di calcolo deciso dall’autorità garante Arera rende più difficile l’utilizzo della cosmesi contabile ,rendendo più difficoltoso occultare debiti, mancati introiti e altre stravaganti operazioni tese a rimandare rincari delle tariffe sulla raccolta rifuti, soprattutto negli anni prossimi a elezioni amministrative. La logica di nascondere la polvere sotto il tappeto non paga più, ora è chiaro che i costi della raccolta rifiuti a Mantova sono destinati a pesare molto di più sulle tasche dei mantovani”, così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luca de Marchi.
“Una cosa l’abbiamo già accennata, il rimandare la rendicontazione di insoluti e inesigibili rimanda solo ma non annulla la resa dei conti…, poi l’ortodossia bulgara nel metodo di raccogliere rifiuti porta a porta in città rende il servizio molto caro per mantenere decoro e alto standard di qualità, rispetto a un più sobrio metodo misto di raccolta adottato da altre città. Altro motivo – continua l’assessore – è la perseveranza di Tea/Mantova Ambiente, nel continuare a stivare rifiuti in orrende obsolete discariche, vera vergogna di una società civile, un metodo medioevale per il quale i rifiuti indifferenziati vengono sepolti sotto metri di terra con una considerazione del tutto singolare dell’ambientalismo, siccome non si vedono e non emettono fumi. Sono rifiuti sicuri, green, poco importa che siano vere e proprie bombe a orologeria per falde e sottosuolo, oltretutto dopo qualche anno, le cloache dovranno essere bonificate a caro prezzo sempre a carico dei cittadini che così pagano due volte”.