MANTOVA – Il Carlo Poma nella rete di oltre 70 ospedali italiani di Itco foundation, Italian Thyroid Cancer Observatory. Un osservatorio nazionale per raccogliere informazioni epidemiologiche, anatomopatologiche, cliniche e molecolari su 15mila pazienti con un approccio multidisciplinare e confronto fra i centri su percorsi diagnostici e terapeutici.
La fondazione ha recentemente presentato nel suo primo convegno italiano, ospitato dal Senato della Repubblica, il report 2025 sui tumori alla tiroide in Italia che offre un quadro della patologia, basato sulle informazioni (epidemiologiche, anatomo patologiche, cliniche e molecolari) relative ai pazienti che hanno accettato di condividerli, permettendo agli specialisti un percorso di crescita sia in ambito scientifico che nell’organizzazione del sistema sanitario nazionale.
I DATI
Dal report emerge che il carcinoma tiroideo in Italia ha un elevato tasso di incidenza, ovvero di nuovi casi, rispetto ad altri Paesi europei, pur mantenendo una mortalità stabile e contenuta.
Si possono, inoltre, cogliere le differenze nella gestione del carcinoma tiroideo tra aree metropolitane e aree periferiche, analizzando nel contempo l’impatto di fattori sociali, culturali ed economici sugli esiti delle cure. Infatti, l’analisi delle pratiche cliniche in Italia tra il 2001 e il 2018 ha messo in luce significative disparità geografiche nei trattamenti chirurgici.
Al Centro-Sud, le tiroidectomie totali sono significativamente più numerose delle tiroidectomie parziali, rappresentano l’88 per cento degli interventi contro il 77 per cento al Nord, con un rapporto tiroidectomie totali-tiroidectomie parziali che ha raggiunto picchi alti nel Sud nel 2012.
FATTORI DI RISCHIO
La Ricerca condotta da ITCO ha anche evidenziato diversi fattori di rischio per il carcinoma tiroideo, tra cui l’esposizione a radiazioni, la contaminazione ambientale (soprattutto nelle aree vulcaniche e minerarie), la carenza iodica e la predisposizione genetica.
IL TRATTAMENTO
Il trattamento dei tumori della tiroide sta evolvendo verso un approccio sempre più personalizzato, che integra la chirurgia a diverse modalità terapeutiche: sorveglianza attiva per i casi a basso rischio, impiego di tecniche minimamente invasive come la termoablazione, terapie molecolari mirate per le forme aggressive e refrattarie e l’introduzione di protocolli immunoterapici innovativi per i casi più complessi.
L’osservatorio monitora il follow-up di più di 15.000 pazienti e registra annualmente 2.500-3.000 nuovi casi di carcinoma tiroideo. Il database raccoglie dati provenienti da centri di eccellenza, ospedali metropolitani e strutture territoriali.
In questo modo è possibile analizzare e confrontare le strategie diagnostiche e terapeutiche, con un focus particolare sulle specificità locali. Adesso anche Asst Mantova partecipa all’osservatorio multicentrico nazionale ITCO, grazie alla collaborazione fra i servizi di Endocrinologia, Chirurgia generale, Anatomia patologica, Medicina nucleare e Diagnostica per immagini.