MANTOVA – Il capoluogo virgiliano tra le città più innovative della Lombardia. Lo dice un’analisi del Centro sull’innovazione tecnologica e digitale della Liuc Business School di Castellanza, che, come riportato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha provato a misurare il parametro della capacità di innovazione.
Sebbene Mantova registri uno dei crolli più significativi per quanto riguarda le attività commerciali -5% nel numero di esercizi, scendono anche i canoni di locazione -3,2% nelle vie centrali e del -3,9% nelle vie semicentrali, il calo diventa ancora più significativo in periferia con un -5%, il capoluogo virgiliano risulta al terzo posto per capacità di innovazione dopo Milano e Como.
L’analisi è stata condotta seguendo cinque indicatori specifici:
-efficienza, basata sulla quantità di brevetti;
-tempo, ossia quello dedicato alla procedura di brevettazione;
-internazionalizzazione, cioè il numero di estensioni geografiche;
-qualità, ovvero citazioni di ritorno;
-diversificazione, il numero di classi tecnologiche brevettuali.
Il Centro ha valutato anche informazioni generali circa ciascuna provincia, come il numero di abitanti, il Pil, la popolazione attiva e il posizionamento dell’indice dei talenti.
Gli anni presi in esame sono quelli che vanno dal 2013 al 2018. I campi principali a cui si riferiscono i brevetti, riguardano soprattutto il chimico, ingegneristico e medico con una classifica così composta: Milano, Como, Mantova seguiti da Cremona, Varese, Brescia, Lecco, Monza e Brianza, Bergamo, Sondrio, Pavia e Lodi.
Diverso invece se si prende in esame la sostenibilità, soprattutto nei campi dell’imballaggio, al vertice abbiamo Sondrio, seguito da Pavia, Como, Varese, Brescia, Lodi, Bergamo e finalmente, all’8°posto Mantova.