Chiesa di San Camillo al Poma: Asst lancia una campagna per salvarla e fa appello alla solidarietà dei mantovani

MANTOVA – Una campagna per salvare la chiesta di San Camillo all’interno dell’ospedale Carlo Poma, e l’appello alla solidarietà dei mantovani : è quella indetta da Asst Mantova che nei giorni scorsi ha lanciato un avviso di ricerca sponsor finalizzato al recupero della struttura. Anche i singoli cittadini potranno partecipare all’iniziativa. Una collaborazione a tutto campo fra il mondo economico e i privati per restituire alla popolazione uno dei punti di riferimento religiosi più significativi, luogo in cui per decenni si sono svolte numerose cerimonie, in particolare un migliaio di battesimi di bimbi nati in corsia.

La chiesa si trova nei pressi del parcheggio di Strada Lago Paiolo, accanto alla postazione di AAT 118. È chiusa dal 2012, a causa del suo stato di degrado, al quale ha contribuito in modo significativo il sisma. L’intervento di ristrutturazione, per un valore complessivo di oltre 163mila euro, consiste nel restauro degli intonaci e delle superfici pittoriche, nella messa in sicurezza, nel rimaneggiamento del manto di copertura, nel ripristino delle lesioni murarie, nell’adeguamento impiantistico.

Il bando per le sponsorizzazioni scade il 30 novembre ed è pubblicato sul sito http://www.asst-mantova.it, nella sezione dedicata alla campagna San Camillo, raggiungibile dalla homepage.
Si rivolge a operatori economici, associazioni, fondazioni, enti, cooperative, consorzi, istituzioni, liberi professionisti con cui l’azienda stipulerà contratti di sponsorizzazione. Che potranno essere in denaro oppure di natura tecnica, cioè fornitura diretta di beni o servizi. I privati avranno invece l’opportunità di donare attraverso la compilazione di un apposito modulo, pubblicato sempre nella sezione dedicata del sito di ASST, dove sono anche specificate le modalità di pagamento da effettuare con pagoPA.

La storia della Chiesa di San Camillo

Il progetto della chiesa di San Camillo risale al 1926. Prevedeva la costruzione del tempio e degli spazi accessori collegati – casa dei cappellani, camere mortuarie e locali per autopsie – un complesso edilizio autonomo, coerentemente con l’impostazione a padiglioni dell’intera area ospedaliera. L’architettura romantica s’ispira a modelli nordici di astrazione medioevale. Aula unica, un grande arco immette nel presbiterio, sopraelevato rispetto all’assemblea per mezzo di una gradinata.

Questi edifici vennero da subito dati in gestione ai padri camilliani. L’oratorio fu quindi dedicato a San Camillo de Lellis, fondatore della congregazione. Nelle pagine de Il Nuovo Ospedale Civico di Mantova, pubblicazione stampata in occasione dell’inaugurazione, avvenuta il 28 ottobre 1928, si legge: “La chiesa, di elegante architettura, è aperta anche al pubblico per la messa nelle domeniche ed altre festività religiose. La camera mortuaria comprende la sala delle autopsie, il gabinetto necroscopico e la sala di riconoscimento e di deposito”.