Confersercenti scrive a Fontana: “Necessario un cambio di passo nelle politiche economiche”. Commercio e turismo in ginocchio

MANTOVA – Una lettera, firmata dal presidente Regionale di Confesercenti Gianni Rebecchi, indirizzata al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per chiedere un cambio di passo nelle politiche economiche. 

“Il grido di aiuto di migliaia di micro, piccole e medie imprese del commercio e del turismo che sin dai primi giorni di oltre due mesi fa, in questi giorni si è fatto più forte e disperato perché senza possibilità di ricavo hanno visto mantenere sostanzialmente inalterati i costi – scrive Rebecchi -. Da tutti se il punto di partenza è quello delle ingenti perdite subite in questi mesi, e della permanente stretta creditizia, si ritiene che senza aiuti concreti, tangibili e adeguati da parte di Regione Lombardia, la ripartenza sarà davvero proibitiva“. Da lì, dunque l’impossibilità, secondo Rebecchi, di ulteriori provvedimenti restrittivi. “In questo senso Confesercenti ha fortemente apprezzato la presa di posizione nei confronti del Governo finalizzata ad anticipare i termini della riapertura delle attività rispetto agli inaccettabili orientamenti del governo. Il commercio e il turismo per le note ragioni, devono essere messi nella condizione di poter ripartire attraverso concreti interventi di sostegno e di incentivazione“. Tre i punti su cui Confesercenti punta, a questo proposito, l’attenzione: conoscere nel dettaglio quante sono le risorse disponibili nel bilancio regionale che possono essere dedicate a interventi in conto capitale; attivare al più presto le risorse provenienti dal POR FESR per favorire azioni di sostegno, in conto capitale, agli investimenti necessari alle dotazioni per imprese del commercio e del turismo in materia di protezione sanitaria; passare dal meccanismo della garanzia pubblica – sostanzialmente inefficace – a quello molto più concreto del reperimento diretto delle provviste finanziarie finalizzato ad interagire con il mondo dei Confidi che potrebbero divenire un driver importante come già nel passato lo sono stati per coloro che hanno difficoltà di reperire le risorse.

Da lì, dunque il lancio di una petizione che chiede l’apertura immediata per tutte le attività del commercio nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza; la definizione immediata dei protocolli di sicurezza per le categorie commerciali che, per loro natura, richiedono adempimenti particolari, e la strutturazione delle strategie di ripartenza per le attività turistiche, nonché interventi dello Stato e della Regione a fondo perduto per le imprese dei settori obbligati a chiudere e per tutte le piccole imprese colpite.