Offese all’Arma su Instagram: tunisino 23enne pluripregiuducato scoperto dalla Polizia Postale. Denunciato per villipendio

MANTOVA – Un post pubblicato su Instagram gravemente oltraggioso ed offensivo nei confronti dell’Arma dei carabinieri: questo quanto notavano gli investigatori della Polizia Postale che avviavano immediatamente un’indagine per scoprire l’identità del profilo social aperto a tutti, nel quale, a commento di una fotografia di una vettura di servizio con i colori di Istituto, erano riportate espressioni offensive ed ingiuriose nei confronti dell’Arma dei. Insulti e minacce che si ripetevano anche in un video presente sullo stesso profilo.

Le indagini permettevano di risalire a T.O., 23enne di origini tunisine residente a San Giorgio Bigarello, pluripregiudicato – tra i vari reati da lui commessi estorsione, minaccia, atti persecutori, rissa e lesioni nonchè l’aggressione con pugni e minacce nei confronti di un autista dell’Apam – e già conosciuto per due violente risse, una in Viale Risorgimento e l’altra in via Torelli, che aveva visto due gruppi di extracomunitari coinvolti in un regolamento di conti degenerato in suolo pubblico con mazze e bastoni, il tutto ripreso dalle videocamere. Episodio, quello, che a T.O. era era costato la Misura di Prevenzione Personale dell’Avviso Orale emesso dal Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori; il giovane era ora sottoposto ad un provvedimento di Obbligo di Dimora nel Comune di San Giorgio, emesso nei suoi confronti dalla Autorità Giudiziaria dopo la sua uscita dal Carcere di via Poma, dove si trovava detenuto dall’ottobre dello scorso anno per minacce ed atti persecutori.

Individuato il soggetto, gli agenti della Polizia Postale e della “Volante” della Questura raggiungevano il 23enne a San Giorgio Bigarello che veniva poi accompagnato in Questura per gli ulteriori accertamenti di Polizia da effettuare nei suoi confronti: per lui scattava la denuncia per vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle Forze Armate. Su disposizione del Questore Sartori, l’ufficio immigrazione della Questura ha avviato la procedura per la revoca del permesso di soggiorno e per la sua espulsione dal territorio nazionale.