Lotteria dello scontrino, i commercianti: “Strumento complesso che rischia di essere per pochi”

MANTOVA – Piovono critiche dalle associazioni di categoria dei commercianti nei riguardi della cosiddetta lotteria dello scontrino: Confesercenti e Confcommercio hanno sottolineato come la partenza già dal 1° gennaio 2021 rischi di essere prematura. A causa dell’emergenza Covid, infatti, molte attività non hanno ancora provveduto ad aggiornare o a sostituire il registratore di cassa, condizione necessaria per non essere esclusi dalla lotteria. Ma non sono le uniche perplessità avanzate dalle associazioni.

COME FUNZIONA

A seguito delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2021, i consumatori potranno partecipare alla lotteria degni scontrini a partire dal 1° gennaio 2021solo ed esclusivamente se effettuano gli acquisti con strumenti di pagamento elettronici (carte di credito, bancomat, ecc.).

Per poter partecipare alla lotteria degli scontrini i consumatori dovranno registrarsi sull’apposito portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.lotteriadegliscontrini.gov.it) attivo dal 1° dicembre ed ottenere il cosiddetto “codice lotteria” che deve essere esibito alla cassa quando si effettua un pagamento. Affinché il consumatore possa partecipare alla lotteria è necessario che, prima che venga emesso lo scontrino, chieda al negoziante di abbinare allo scontrino che sta per battere il proprio “codice lotteria”. ha presentato sia al “Decreto Ristori” (attualmente all’esame del Senato) sia alla legge di bilancio 2021 (attualmente all’esame della Camera), due emendamenti che prorogano l’entrata in vigore della “lotteria degli scontrini”.

L’esercente, invece, per poter far partecipare i propri clienti alla lotteria deve avere un Registratore Telematico adeguato a ricevere il “codice lotteria” (attualmente, su circa 1.400.000 Registratori Telematici installati poco più della metà sono stati aggiornati). Si precisa che non ci sono sanzioni a carico dell’esercente che non ha ancora il Registratore Telematico aggiornato e non potrà, quindi, far partecipare i propri clienti alla lotteria.

Ogni acquisto genera un numero di “biglietti virtuali” che consentono di partecipare alla lotteria: ogni euro speso dà diritto a 1 biglietto virtuale, fino a un massimo di 1.000 biglietti per un acquisto pari o superiore a 1.000 euro.

premi. Come detto, la legge di bilancio 2021 (attualmente all’esame della Camera) introduce la “lotteria degli scontrini” solo per gli acquisti effettuati con strumenti di pagamento elettronici (quindi non in contanti). Prima di tale modifica erano previste estrazioni “ordinarie” (per i pagamenti effettuati in contanti) ed estrazioni “zero contanti” (per i pagamenti effettuati con carte di credito e bancomat). Le estrazioni “ordinarie” prevedono:  1 premio da 1 milione di euro per il vincitore dell’estrazione annuale;  3 premi da 30.000 euro ciascuno per i vincitori delle estrazioni mensili; 7 premi da 5.000 euro ciascuno per i vincitori delle estrazioni settimanali. I premi delle estrazioni “zero contanti” sono più alti e sarà premiato anche il negoziante. In particolare, sono previsti:2 premi per l’estrazione annuale (un premio da 5 milioni di euro per il consumatore, un premio da 1 milione di euro per l’esercente); 20 premi per le estrazioni mensili (10 premi di 100.000 euro ciascuno ai consumatori, 10 premi di 20.000 euro ciascuno agli esercenti);30 premi per le estrazioni settimanali: 15 premi di 25.000 euro ciascuno per i consumatori e 15 premi di 5.000 euro ciascuno per gli esercenti. Pertanto, se nel corso dell’iter parlamentare della legge di bilancio, non ci dovessero essere modifiche alla norma, dovrebbero essere previste solo le estrazioni “zero contanti” (ossia quelle previste per i pagamenti effettuati con carte di credito e bancomat e che premiano anche i negozianti). La vincita verrà pagata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, esclusivamente, mediante bonifico bancario o, per i soggetti sforniti di conto bancario, con assegno circolare non trasferibile. Tutte le vincite sono esenti da imposte. Non partecipano alla lotteria gli scontrini relativi ad acquisti effettuati on-line (commercio elettronico).

CONFESERCENTI: “NON CI SAREBBERO LE CONDIZIONI PER FAR PARTIRE LA LOTTERIA GIÀ A GENNAIO”

“L’emergenza Covid ha avuto un impatto pesantissimo sulle piccole e medie imprese dei nostri settori”.  Il direttore di Confesercenti Mantova Davide Cornacchia commenta così l’annuncio della proposta della Lotteria dello scontrino che con la partenza a gennaio escluderebbe migliaia di attività del commercio, della ristorazione e dei servizi che, anche per l’emergenza Covid, non hanno avuto la possibilità di rinnovare il registratore di cassa o procedere all’adeguamento del vecchio. “Dai dati del nostro osservatorio Nazionale attualmente, solo un registratore di cassa su tre è attrezzato per partecipare alla lotteria dello scontrino. Forse qualcuno al Governo non ha chiaro il quadro generale dello stato delle piccole e medie imprese nel Paese”.
Cornacchia rimarca che allo stato attuale tra chiusure forzate, fatturati azzerati e futuro incerto, molte attività non hanno ancora potuto completare gli investimenti necessari a partecipare alla Lotteria dello Scontrino. Anche perché l’adeguamento dei registratori di cassa è un costo per le imprese e oggi quella spesa non può essere considerata prioritaria da chi ha davanti la prospettiva di un Natale sotto le attese o addirittura di stop del lavoro per via delle regole di contenimento della pandemia”.
Confesercenti ribadisce che è chiaro che non ci siano le condizioni per far partire la Lotteria già a gennaio: farlo vorrebbe dire escludere dalle vincite migliaia di consumatori e piccoli esercenti.” Quindi la posizione è di “Rivedere le tempistiche e anche le regole della lotteria attualmente, il meccanismo di vincita è squilibrato, perché garantisce più possibilità di vittoria a chi emette più scontrini. Un vantaggio evidente per la grande distribuzione rispetto ai piccoli esercenti, un ennesimo elemento distorsivo della concorrenza. Il direttore nell’analisi dello strumento valuta che considerando la confusione dei vari nomi dati e le procedure d’accesso via smartphone, lo strumento non sembra di immediata comprensione e rischia di essere utilizzato solo dagli utenti smart e non un’opportunità per i consumatori.
“Forse sarebbe stato meglio prima investire in un’accelerazione del processo di modernizzazione del sistema del commercio, allora queste nuove formule diventano più efficaci per i consumatori. Mancano le infrastrutture per rendere più agevoli i pagamenti elettronici a partire da banda larga e terminali per pagamenti contactless ancora insufficienti”, conclude Cornacchia.

CONFCOMMERCIO: “FOLLE NON PREVEDERE UNA PROROGA”

“Ancora una volta viene praticato uno sport popolare nel nostro Paese, quello di annunciare prima e rendere operativo e fattibile poi. Quello che è accaduto ieri è il stato il primo dei tanti problemi che si verificheranno con l’avvio della lotteria degli scontrini a partire dal 1° gennaio prossimo”. Questo il commento del direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso alla luce delle criticità riscontrate da moltissimi cittadini che per tutta la mattinata di ieri hanno tentato invano di collegarsi al sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it con l’obiettivo di ottenere il ‘codice lotteria’ che, a partire dal 1° gennaio, verrà abbinato agli scontrini e permetterà di partecipare all’estrazione dei premi.

Confcommercio aveva chiesto, in più occasioni, al Governo (che invece sembra intenzionato a mantenere la scadenza) una proroga: “in un momento di gravissima crisi per le nostre imprese prevedere un ulteriore aggravio ci pare dissennato. Basti pensare che nel nostro Paese su circa 1.400.000 registratori telematici installati poco più della metà sono stati aggiornati e l’adeguamento, tutt’altro che economico, è a carico dell’esercente. Abbiamo diverse segnalazioni relative ad una lievitazione dei preventivi: a marzo per il solo adeguamento tecnico venivano richiesti al massimo 100 euro, oggi qualche operatore si è visto richiedere anche 500 euro più Iva. Una spesa, viste le condizioni nelle quali si trovano negozi, bar e ristoranti che definire inopportuna e sproporzionata è il minimo. Inoltre ci sono problemi di natura logistica, a causa dell’emergenza, perché la consegna delle macchine è in ritardo. Il Governo pensi piuttosto ai mancati ristori che le nostre imprese necessitano per poter sopravvivere”.