Cisl Asse del Po: “restiamo ai tavoli di trattativa per fare la differenza”

“È il momento di dimostrare che siamo un sindacato moderno, riformista e inclusivo, capace di affrontare i cambiamenti del nostro tempo. Le nostre priorità sono il lavoro, l’attenzione ai giovani e ai più fragili, la difesa dei contratti collettivi e il rafforzamento del welfare.” Con queste parole, Ivan Zaffanelli, Segretario Generale Cisl Asse del Po, ha aperto i lavori del Consiglio Generale. Accanto a lui, al tavolo dei relatori, erano presenti Dino Perboni, Segretario regionale Cisl Lombardia, e i Segretari Ust Cisl Asse del Po, Luca Lucchini e Patrizia Rancati.

Successivamente Zaffanelli ha affrontato i temi caldi del momento.

La legge di bilancio
“È un passo importante, ma bisogna fare di più per garantire giustizia sociale e crescita per tutti. Continueremo a dialogare con il governo in modo costruttivo. Nella manovra ci sono alcune misure che abbiamo sostenuto, come il taglio strutturale del cuneo fiscale a favore dei redditi medio-bassi. Tuttavia, servono altri interventi: aumentare le pensioni minime, finanziare meglio il fondo per la non autosufficienza e ridurre le tasse sul ceto medio abbassando la seconda aliquota Irpef.”

Sciopero CGIL e UIL
“Non abbiamo aderito, perché vogliamo restare fedeli ai valori di autonomia, responsabilità e solidarietà. Non è un passo indietro, ma una scelta coerente. Crediamo che il dialogo sociale e la contrattazione siano strumenti più utili per ottenere risultati concreti. Vogliamo unire il mondo del lavoro, per non peggiorare le difficoltà dei lavoratori. Il nostro impegno è concentrato sui tavoli di trattativa, dove possiamo fare concretamente la differenza.”

Mercato del lavoro
“Il saldo tra assunzioni e cessazioni è negativo: -1.664 unità. Questo mostra un rallentamento che colpisce uomini e donne in modo simile. Tuttavia, per i giovani ci sono segnali di speranza, con un saldo positivo. Resta però il problema del precariato: oltre il 64% dei nuovi contratti è a tempo determinato, e questo crea instabilità per i lavoratori e le loro famiglie. Dall’altra parte, le aziende faticano a trovare personale qualificato, con più della metà delle posizioni vacanti che resta scoperta. È essenziale investire in formazione e aggiornamento delle competenze per aiutare i lavoratori e soddisfare le necessità delle imprese.”

Sicurezza sul lavoro
Cremona: 3.395 infortuni (+2,6%), con un aumento del 14% degli incidenti in itinere.
Mantova: 3.695 infortuni (+2,6%), con le morti sul lavoro in crescita, da 4 a 6.
“Ogni infortunio è un fallimento per tutti. Non possiamo accettare che lavorare diventi un rischio per la vita. Bisogna investire di più in prevenzione, formazione e sicurezza.”

Costruire ponti per affrontare le sfide
“Vogliamo un fisco equo, salari dignitosi e un welfare che tuteli tutti. La nostra missione è costruire ponti, non muri. Unire, non dividere. Solo così potremo affrontare le sfide che ci aspettano.”