MILANO – I numeri della Pandemia non tornano. Questo è quello che sostengono da più parti in riferimento, nello specifico, ai dati dei contagi. Lo stesso asssesorato al Welfare della Lombardia, in controtendeza rispetto a quello dichiarato da Giulio Gallera, il quale stima che gli infetti siano quasi 31mila ad oggi, vi sarebbero almeno altri 20mila lombardi a casa loro che presentano sintomi riconducibili al Covid – 19 ai quali, però, non sarebbe stato fatto il tampone. Senza dimentica gli asintomatici quasi impossibile da conteggiare. “Avere la conta esatta è impossibile considerato che i laboratori, che sono 22 in Lombardia, riescono ad analizzare 6mila tamponi al giorno – ha dichiarato Luigi Cajazzo, direttore generale dell’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, in un’intervista al Corriere della Sera -. I test vengono eseguiti solo alle persone che si presentano al Pronto soccorso mentre ai medici di base viene chiesto di monitorare le persone che sono a casa e che accusano sintomi da Coronavirus. Da lunedì, comunque, saranno operative le unità speciali di continuità assistenziale dalle 8 alle 20 che dovranno garantire il suppporto ai malati a casa».
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