Corneliani, Palazzi e parlamentari: “provare a ottenere i 10 milioni con il DL Rilancio e Amministrazione straordinaria”. Domani torna il presidio

Corneliani, Palazzi e parlamentari: provare a ottenere i 10 milioni con il DL Rilancio e ricorso all'Amministrazione straordinaria

MANTOVA – Sono due essenzialmente le strade che la politica mantovana unita tenta di percorrere per salvare la Corneliani: vedere se ci sono le condizioni per applicare il comma 1 dell’art 43 del Decreto Rilancio e relativo decreto attuativo, in base al quale sarebbero disponibili dieci milioni di euro per aziende in situazioni analoghe a quella della Corneliani, e il ricorso all’Amministrazione straordinaria dell’azienda, sperando nel frattempo che il cda di quest’ultima non decida di andare verso la liquidazione.
E’ quanto emerso oggi pomeriggio dal confronto tra il sindaco del capoluogo Mattia Palazzi e i parlamentari mantovani. Un vertice convocato ieri dallo stesso primo cittadino dopo che l’azienda ha confermato alle Rsu come la pre-offerta di Boglione non contemplasse alcun piano industriale ma fosse sbilanciata sulla parte commerciale. L’imprenditore torinese, che avrebbe offerto pochi milioni di euro, sarebbe interessato esclusivamente al marchio e ad alcuni negozi (Vedi anche: Corneliani: i timori sull’interesse di Boglione diventano un’amara realtà. Le Rsu chiedono l’amministrazione straordinaria, nuova mobilitazione generale).
Intanto è arrivata anche la convocazione per mercoledì 3 marzo del tavolo del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) presieduto personalmente dal ministro Giancarlo Giorgetti visto oltretutto che i sottosegretari non sono ancora stati nominati.
Domani i lavoratori della Corneliani torneranno in presidio davanti ai cancelli dell’azienda e lì rimarranno fino a quando non arriveranno notizie dal Cda dell’azienda convocato sempre domani.
Ecco il testo del documento firmato congiuntamente da Palazzi e dai parlamentari mantovani:

Siamo insieme impegnati, dalla città alla Regione, al Parlamento al Governo, quali rappresentanti istituzionali del territorio, nel percorrere ogni strada possibile per aiutare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici della Corneliani nella difficilissima crisi aziendale in corso.
La convocazione del tavolo Mise per il 3 marzo, da parte del Ministro Giorgetti, rappresenta un fatto importante e un appuntamento al quale i rappresentanti istituzionali del territorio coinvolti intendono arrivare con la medesima volontà e richiesta: utilizzare tutto il tempo ancora a disposizione e tutti gli strumenti possibili per garantire produzione e occupazione della fabbrica mantovana.
Tra gli strumenti oggi a disposizione vi è certamente quello contenuto nel Decreto Rilancio, comma 1 art. 43 e relativo decreto attuativo, in virtù del quale sono disponibili dieci milioni di euro per aziende in situazione simile a quella odierna di Corneliani. È evidente che se tale dotazione fosse impiegabile anche senza terzo investitore, ciò rappresenterebbe un elemento fondamentale per la fabbrica mantovana. Auspichiamo che il tavolo presso il Mise di martedì possa confermare tale possibilità.
Anche per questo, nel pieno rispetto dell’autonomia dei soci e del consiglio di amministrazione della società, chiediamo agli azionisti e alla società che utilizzino fino all’ultimo minuto utile per cercare soluzioni, in sinergia con il Mise, le Istituzioni e le parti sociali, per salvare la Corneliani. Tra queste soluzioni, in assenza di offerte industriali che garantiscano la produzione mantovana, l’unica via per tutelare l’occupazione e offrire tempo per soluzioni industriali, crediamo sia rappresentata dall’Amministrazione Straordinaria.

Mattia Palazzi, sindaco di Mantova

On. Annalisa Baroni, Deputato Forza Italia On. Matteo Colaninno, Deputato Italia Viva On. Alberto Zolezzi, Deputato M5S On. Andrea Dara, Deputato Lega-Salvini Premier On. Isabella Rauti, Senatrice Fratelli d’Italia.

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