Covid, chiunque può prenotare il vaccino in Lombardia: la falla del link aperto

Covid, chiunque può prenotare il vaccino in Lombardia: la falla del link aperto

Una nuova falla nel sistema di prenotazione per i vaccini della Regione Lombardia che permetterebbe a chiunque di prenotarsi e vaccinarsi, quando in realtà i vaccini dovrebbero essere riservati solo a operatori sanitari, ai più anziani e alle categorie considerate a rischio.
Lo ha scoperto e denunciato da Radio Popolare, grazie ad una cittadina che ha verificato di persona la possibilità di “bypassare” le priorità e – da coscienziosa cittadina – ha rinunciato all’ultimo momento“.
C’era infatti un link aperto, collegandosi al quale chiunque poteva prenotarsi la vaccinazione. Il giorno dopo a quello della prenotazione all’ascoltatrice di Radio Popolare è arrivato l’sms con il luogo e l’orario della vaccinazione. Così, accompagnata da un giornalista dell’emittente, si è recata all’ospedale di Baggio che era il punto vaccinale per lei fissato, dove ha respinto il vaccino ma ha parlato con il colonnello responsabile dell’ospedale, il quale ha riferito che loro si occupano esclusivamente dell’operazione di vaccinazione, non hanno modo di controllare le liste dei prenotati.

BUSSOLATI, PD: “UNA VERGOGNA, MENTRE NON SI VACCINANO ANZIANI E CRONICI DIVERSE DOSI SONO ANDATE A GIOVANI SANI”

Il sistema di prenotazione della Regione Lombardia è una vergogna, ogni giorno si aggiunge un caso di malfunzionamento: l’ultimo è quello scoperto e denunciato da Radio Popolare, che ha raccontato come per giorni la piattaforma di prenotazione avesse un link aperto a cui chiunque poteva registrarsi per essere vaccinato, anche se non incluso in alcuna categoria prioritaria” ha dichiarato sulla vicenda il capo delegazione del Pd in commissione Bilancio del Consiglio regionale della Lombardia, Pietro Bussolati.
“Assieme alle fasi uno, uno bis e uno ter c’era anche la fase uno a caso, così mentre non si vaccinano gli anziani e i cronici, diverse dosi sono andate a persone giovani, sane e senza particolari esposizioni al rischio” ha proseguito Bussolati, aggiungendo che “qui, però, non è un problema di tecnici ma di politici, perché Aria spa è un carrozzone voluto da Fontana e dall’assessore Caparini, una società in cui Lega e alleati si spartiscono le poltrone apicali e danno le direttive da seguire”.
“In questo anno di pandemia pensavamo di averle viste tutte – ha concluso il consigliere dem – ma la Lega, in quanto a incapacità di governo non smette mai di stupire”.