Il governo ha trovato i fondi per i monoclonali per il lori utilizzo per la terapia del Covid-19. La conferma è arrivata dal direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini.
La copertura finanziaria per questa costosa terapia, circa duemila euro per dose per quella prodotta dalla Lilly, è garantita da “un fondo individuato dal governo per questi farmaci: quindi dovremmo avere la disponibilità per il trattamento per diverse decine di migliaia di pazienti” ha dichiarato assicura Magrini.
Oggi potrebbe già arrivare dunque l’ok dell’Aifa verso la quale si sono moltiplicate le sollecitazioni del mondo scientifico come di quello politico, ad iniziare da quella del ministro della Salute Roberto Speranza per il quale la terapia con i monoclonali deve essere a carico del Servizio sanitario nazionale anche se ovviamente ci sarà un rigido protocollo da seguire per il loro utilizzo.
Lo stesso presidente di Aifa Giorgio Palù, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: “è assolutamente ragionevole valutare anche da noi, come hanno fatto altri Paesi, un provvedimento d’urgenza che autorizzi la temporanea distribuzione dei monoclonali per i quali al momento non è stata rilasciata l’autorizzazione da parte di Ema. Il contributo giornaliero di vite umane pagato ancora oggi dall’Italia e la difficoltà di intravvedere la possibilità di ottenere l’immunità di gregge con la somministrazione di vaccini spinge a considerare un approccio integrato di prevenzione e terapie efficaci”. “Questi farmaci agiscono sulla carica virale e rendono chi li riceve incapace di infettare. Si eviterebbero così tanti ricoveri” ha aggiunto Palù ribadendo che si tratta di “farmaci con un profilo di sicurezza eccellente”.